SAGRADO (Gorizia) - Domani, martedì 31 maggio, alle 10, a Peteano, una frazione del comune di Sagrado, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La strage di Peteano è un atto terroristico tristemente noto. Era il 31 maggio del 1972 quando a Peteano, una località della provincia di Gorizia, appunto, persero la vita tre uomini dell'Arma dei Carabinieri: il brigadiere 31enne Antonio Ferraro e i carabinieri Donato Poveromo (33 anni) e Franco Dongiovanni (23 anni). Rimasero gravemente feriti anche il tenente Angelo Tagliari e il brigadiere Giuseppe Zazzaro. La strage, che si ricorda anche come la “trappola di Peteano” fu compiuta dal reo confesso Vincenzo Vinciguerra, da Carlo Cicuttini e Ivano Boccaccio. Fu una trappola perché i militari furono attirati da una chiamata anonima giunta alla centrale operativa di Gorizia dei carabinieri che indicava una Fiat 500 con due buchi sul parabrezza; nell'aprire il cofano dell'auto si innescò un micidiale meccanismo che fece esplodere la vettura, uccidendo i tre militari. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino