Volevano piantare una croce per l'amico morto i tre giovani salvati sul Civetta

I ragazzi veneziani erano sulla "ferrata degli alleghesi" calzando semplici sneakers: bloccati su una cengia

Il Civetta e Riccardo Gallo
BELLUNO  - Volevano collocare sulla cima del monte Civetta una croce per ricordare un loro amico scomparso pochi giorni fa per un incidente stradale i tre ragazzi rimasti...

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BELLUNO  - Volevano collocare sulla cima del monte Civetta una croce per ricordare un loro amico scomparso pochi giorni fa per un incidente stradale i tre ragazzi rimasti bloccati su una cengia, lunedì scorso, e recuperati grazie al Soccorso alpino. Lo hanno riferito gli stessi protagonisti, la cui età è compresa tra i 19 ed i 23 anni, i quali avevano affrontato la "Ferrata degli alleghesi" senza un'attrezzatura adeguata e calzando normali scarpe da tennis anche se loro hanno poi detto di aver indossato gli scarponi.

La loro richiesta di aiuto era pervenuta ai soccorritori a metà pomeriggio quando il terzetto, sorpreso da una nevicata a 2.900 metri di quota, aveva compreso di trovarsi in serio pericolo. I tre, tutti residenti a Santa Maria di Sala (Venezia), intendevano rendere omaggio a Riccardo Gallo, il loro grande amico e concittadino di 19 anni morto sulla strada il 4 settembre scorso nello schianto dell'auto guidata dalla fidanzata.

Altro intervento

Attorno alle 14.30 due squadre, una del Soccorso alpino di Pieve di Cadore e una del Centro Cadore, sono state inviate nella zona di Antarigole, dove tre escursionisti, due adulti e una ragazza di Venezia, avevano perso il sentiero. Partiti dal Rifugio Padova per passare da Antarigole e tornare sulla strada asfaltata, i tre avevano infatti abbandonato la traccia, finendo più in basso. I soccorritori li hanno trovati velocemente e li hanno ricondotti sul sentiero, per poi raggiungere i mezzi e riaccompagnarli a valle.

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Il Gazzettino