TRIESTE - Oltre 100 grammi di sostanze stupefacenti e tre pusher nei guai, tutti cittadini extracomunitari. Questo il bilancio dell'operazione congiunta, condotta dalla...
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L’area pubblica dove si svolgeva lo spaccio è stata costantemente monitorata utilizzando la telecamera comunale che ha permesso di documentare in maniera inequivocabile l’attività illecita e di fornire al Pm titolare delle indagini un quadro probatorio completo, tale da consentire al Gip del Tribunale di Gorizia di emettere i provvedimenti dell’obbligo di dimora nei confronti dei tre indagati. Gli acquirenti di droga erano, nella gran parte dei casi, richiedenti asilo afgani e pachistani ospiti delle strutture di accoglienza cittadine e del Cara di Gradisca d’Isonzo, ma anche nativi della Moldavia o del Bangladesh, ovvero cittadini locali. L’ attività di spaccio era gestita da C. S., cittadino maliano domiciliato a Gorizia, che sostava a lungo sulle panchine del parco della rimembranza nascondendo nei cespugli vicini la droga ricercata dagli acquirenti: lo scambio avveniva nel tempo di qualche secondo. I numerosi acquirenti senza prendere appuntamento acquistavano marijuana o hashish, sempre in piccoli quantitativi ma con gran frequenza.
Lo spacciatore maliano, a sua volta, veniva rifornito da H. J., donna nativa della Guinea e residente a Sagrado, che effettuava i viaggi a Udine per acquistare lo stupefacente. da O.B. nativo della Nigeria., La donna preferiva non incrementare troppo i quantitativi di sostanza da portare con sé ma piuttosto recarsi ripetutamente nel capoluogo friulano. Ai tre spacciatori, nei giorni scorsi, i finanzieri ed i poliziotti isontini hanno notificato i provvedimenti cautelari dell’obbligo di dimora, rispettivamente nei comuni di Sagrado, Gorizia e Udine, dopo aver perquisito le loro abitazioni con l’impiego di unità cinofile e con la collaborazione della Squadra Mobile di Udine e della Compagnia della Guardia di Finanza di San Giorgio di Nogaro.
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Il Gazzettino