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PORDENONE - La frase è emblematica: «Purtroppo capita tante volte». A firmarla è il presidente pordenonese di Federfarma, Francesco Innocente. E l'argomento è tra i più delicati, perché sempre più spesso riguarda purtroppo giovani e giovanissimi. Nelle farmacie è scattato l'allarme per il possibile abuso di farmaci a base di oppiacei. Sono presidi fondamentali della terapia del dolore e alleati indispensabili per i pazienti che altrimenti sarebbero costretti a convivere con dolori insopportabili. Ma possono anche trasformarsi in vere e proprie sostanze stupefacenti se assunti al di fuori di prescrizioni o con un dosaggio maggiore e non controllato. E le farmacie del territorio si trovano sempre più spesso di fronte a ricette palesemente false, presentate solo per ottenere i "farmaci dello sballo".
IL FENOMENO
«Noi farmacisti, ed è capitato anche a me di recente, ci troviamo di fronte a ricette che chiaramente non sono vere.
IL PERICOLO
I farmacisti in questo caso hanno le mani legate. Per loro la prescrizione di un medico curante o di uno specialista non è sindacabile. «Per questo ritengo - va avanti ancora Innocente -, ma è una mia supposizione, che esista comunque un mercato parallelo. Il farmacista si muove solamente dietro la presentazione di una ricetta valida».
Una norma, quella relativa alle terapie del dolore che spesso consistono nella somministrazione di oppiacei, che nel tempo è stata semplificata. Un tempo i pazienti in condizioni critiche e con un alto tasso di dolore cronico, dovevano aspettare diverso tempo e soprattutto sottostare a procedure complesse per ottenere i farmaci. Ora invece il sistema è molto più snello, ma il passaggio dal medico curante o dallo specialista è rimasto comunque obbligato.
GLI EFFETTI
«I farmaci oppiacei - conclude sempre il presidente pordenonese di Federfarma, Francesco Innocente - sono dei presidi fondamentali per la salute e la qualità della vita dei pazienti. Ma allo stesso tempo possono diventare molto pericolosi. Sono di fatto dei derivati della morfina. Hanno un'alta affinità con il sistema nervoso e possono provocare effetti simili a quelli degli stupefacenti, inducendo un forte senso di rilassatezza seguito da una fase depressiva. Il problema è che causano un'altissima dipendenza».
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Il Gazzettino