L'uomo che non beve vino? Per le donne è poco interessante e noioso

L'uomo che non beve vino? Per le donne è poco interessante e noioso
VERONA - Il vino è seduzione e un uomo che non beve vino è poco interessante (30%) se non addirittura noioso (25%). Il vino è convivialità e un pasto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VERONA - Il vino è seduzione e un uomo che non beve vino è poco interessante (30%) se non addirittura noioso (25%). Il vino è convivialità e un pasto senza vino viene percepito come una pausa di «rifornimento» veloce (34%), ma triste (28%) o «è una dieta» (28%). Meglio bere un calice con il partner (48%), con l'amante (28%), e con le amiche (17%). Il vino è anche un alimento, e molte enoappassionate vorrebbero che fossero messe «in chiaro» in etichetta calorie, quantità consigliate, pericolosità, e proprietà nutrizionali. È quanto emerso da una ricerca presentata a wine2wine, un incontro promosso dalla presidente dell'associazione "Donne del vino" Donatella Cinelli Colombini e da Gabriele Micozzi dell'università Luiss di Roma, sulla base di 1200 interviste a donne tra i 18 e i 60 anni.


La maggioranza (63%) delle consumatrici intervistate dichiara interesse per vini con minore gradazione alcolica. E nel 66% dei casi le donne preferiscono vini autoctoni e di territorio, e vorrebbero, molto più degli uomini, partecipare a corsi di approfondimento. «La consumatrice-donna - ha osservato il ricercatore Micozzi - quando compra il vino lo fa dopo una attenta analisi che coniuga la propria storia personale con le informazioni. Compra una etichetta quando ne è convinta dunque è una consumatrice fortemente responsabile».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino