Riccardo Illy con la moglie Rossana sperimenta il vaccino ReiThera

Riccardo Illy con la moglie Rossana Bettini
TRIESTE - L'imprenditore ed ex politico Riccardo Illy e sua moglie Rossana Bettini sono dal mese scorso tra i venti volontari triestini coinvolti nei test per la fase 2...

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TRIESTE - L'imprenditore ed ex politico Riccardo Illy e sua moglie Rossana Bettini sono dal mese scorso tra i venti volontari triestini coinvolti nei test per la fase 2 dello sviluppo del primo vaccino italiano anti-Covid ReiThera.

«Quando ho saputo che il farmaco sarebbe stato testato a Trieste e che si cercavano volontari ho subito deciso di farmi avanti e, con altrettanta convinzione, si è proposta anche Rossana - ha detto in un'intervista -  Non ho avuto dubbi in virtù della grande stima nei confronti del professor Marco Confalonieri, pneumologo di fama nazionale e che funge da referente per la sperimentazione a Cattinara, un'eccellenza della nostra sanità. Ci siamo proposti ed entrambi, per caratteristiche ed età, siamo stati ritenuti idonei a far parte del gruppo sul quale avviare la sperimentazione». Riccardo Illy sostiene di essere stato motivato da «spirito di servizio», che «credo debba prevalere sempre, soprattutto quando si affronta un'emergenza globale. I vaccini vanno sperimentati anche sugli esseri umani ed è giusto che chi può dare il proprio contributo lo faccia».

Senso patriottico

Ma c'è anche un'altra ragione: «La molla dell'amore per la scienza che mi ha trasmesso mio padre, che non era solo un chimico e un imprenditore, ma uno scienziato. Solo credendo nella scienza potremo uscire da questa pandemia». E infine «Un po' di senso patriottico: questo vaccino è la dimostrazione del livello straordinario dei nostri ricercatori, che sono riusciti a portare avanti il progetto con finanziamenti di poche decine di milioni di euro mentre le grandi multinazionali hanno impiegato miliardi». Il test non ha causato effetti: «Praticamente nulli: io ho solo avuto un leggero mal di testa la prima e la seconda sera dopo l'inoculazione» e nemmeno la moglie. L'imprenditore ha reso noto di star testando su se stesso «una cura alternativa alla vitrectomia basata sull'uso di tre tipi di gocce oculari, ideata da una ricercatrice di Chicago. Sono uno dei 19 volontari a livello mondiale: pare funzioni».

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Il Gazzettino