Ricatto a luci rosse ai danni del prete del paese: una parrocchiana indagata

Un prete ricattato
CAMPOSAMPIERESE - Una donna è stata iscritta nel registro degli indagati per il reato di tentata estorsione. Avrebbe ricattato un sacerdote del Camposampierese, il suo...

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CAMPOSAMPIERESE - Una donna è stata iscritta nel registro degli indagati per il reato di tentata estorsione. Avrebbe ricattato un sacerdote del Camposampierese, il suo parroco, mandandogli una serie di messaggini WhatsApp al telefono cellulare. O mi dai i soldi o racconto a tutti della nostra relazione sentimentale. La donna voleva 15 mila euro, ma il religioso ha presentato denuncia. Il fascicolo è finito sopra il tavolo del pubblico ministero Sergio Dini, e sono scattate le indagini da parte delle Fiamme gialle di Cittadella.

I FATTI
Il sacerdote a quella donna aveva già dato 15 mila euro. La sua parrocchiana era in difficoltà e lui, il prete, in tempi diversi, le ha fatto avere l'ingente somma. I soldi li avrebbe prelevati volta per volta dal suo conto corrente bancario, attraverso lo sportello bancomat. La situazione economica per la donna, con l'aiuto del religioso, sembrava essersi risolta per il meglio. Invece la parrocchiana, a metà dell'anno scorso, è tornata alla carica. Ha di nuovo preso contatto con il prete. «Mio figlio sta molto male e io ho problemi al lavoro, mi servono 15 mila euro». Ma questa volta il religioso, parroco in una piccola chiesa di campagna, ha iniziato a titubare. E quei soldi per la sua parrocchiana non ha voluto sganciarli. Nei giorni successivi ha evitato di incontrarla, e non si è fatto più sentire.
LA DENUNCIA
La donna, furiosa per non avere ricevuto la somma richiesta, ha cominciato a tempestare di messaggini Whatsapp il sacerdote. «O mi dai i soldi o racconto a tutti della nostra relazione sentimentale». Il prete, disperato, ha deciso di presentare denuncia contro la donna e sono scattati gli accertamenti da parte dei militari della Guardia di Finanza, coordinati dal capitano Giuseppe Taverna.
LE INDAGINI

Gli uomini delle Fiamme gialle hanno scoperto il mucchio di menzogne raccontate dalla parrocchiana. Non è risultata vera la malattia del figlio, come non sono risultati reali i suoi problemi finanziari. Insomma, per l'accusa, ha messo in piedi un castello di bugie per estorcere denaro al sacerdote. Al momento gli inquirenti non hanno effettuato alcuna perquisizione e alcun sequestro. Non sono stati trovati foto o video hard compromettenti. Tuttavia il parroco, dopo avere presentato la denuncia, non ha più voluto parlare con gli investigatori. Si è chiuso nel suo silenzio, e non ha voluto collaborare con i militari della Guardia di Finanza. Nei prossimi giorni sarà sentita la donna indagata per tentata estorsione. 
Marco Aldighieri
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Il Gazzettino