Ricarica la PostePay con 1.980 euro al bar e scappa per non pagare

Ricarica la PostePay con 1.980 euro al bar e scappa per non pagare
PORDENONE - Il trucco è ormai consolidato: chiede di ricaricare la tessera PostePay, tenta di pagare con carta di credito o assegno e, quando l’esercente fa presente che...

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PORDENONE - Il trucco è ormai consolidato: chiede di ricaricare la tessera PostePay, tenta di pagare con carta di credito o assegno e, quando l’esercente fa presente che l’operazione va fatta in contanti, con una scusa riesce ad allontanarsi. A Carlo M., 39 anni, di Pordenone, per questo tipo di raggiri è stata applicata dal 30 dicembre la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno a Pordenone.




L’ennesima truffa l’ha fatta nella tarda mattinata di ieri al titolare del Bar Cavallino di via Montello, a Pordenone. Poco prima di mezzogiorno è entrato nel locale e, con il suo accento napoletano, ha chiesto di ricaricare la sua carta PostePay al massimo, ovvero 990 euro. «Per favore - ha detto al termine dell’operazione - mi faccia un’altra ricarica». L’esercente, che è di origini cinesi - ha esaudito la richiesta, non immaginava di trovarsi di fronte a un truffatore. Invitato a saldare il conto, che era 1.980 euro, Carlo M. ha trovato una scusa per uscire dal locale e allontanarsi.



Se n’è andato a bordo di un’auto di colore grigio, un’Alfa Romeo 147. La truffa è stata immediatamente segnalata alla sala operativa del 113, che ha diramato le ricerche della macchina alle altre forze dell’ordine. L’uomo è stato subito rintracciato e denunciato dagli investigatori della Squadra Mobile per truffa. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino