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Esercizio fisico e rispetto dell’ambiente, l’Umana Reyer impegnata in una giornata di «plogging» promossa da Cus Venezia, Comune di Venezia e Università veneziane. Protagoniste sono state la capitana orogranata Francesca Pan e la francese Lisa Berkani che, reduci dalla splendida vittoria al Taliercio nel derby contro il Famila Schio domenica pomeriggio, hanno trascorso il lunedì camminando per calli e campi di Venezia a raccogliere rifiuti e ripulire le strade. Questo lo spirito del «plogging», attività lanciata nel 2016 in Svezia da Erik Ahlstrom e che prende il nome dall’unione di due termini: il noto inglese «jogging» e il pressoché sconosciuto svedese «plocka upp» che significa raccogliere. In sostanza il neologismo anglo-scandinavo identifica un allenamento che combina la corsa a passo lento con la pulizia dell’ambiente. Mentre si svolge l’attività fisica, ci si ferma a raccogliere cartacce o rifiuti abbandonati e, al termine dell’allenamento, si differenziano per smaltirli correttamente. Un’attività che, secondo gli esperti, permette a una persona dalla corporatura media di bruciare circa 288 calorie in mezzora.
L’ESEMPIO
Pan e Berkani hanno contribuito a dare forma a una squadra di atleti-ambientalisti composta anche dalle giocatrici del Cus Venezia pallavolo, che milita nel campionato di B2, da un rappresentante della prima squadra maschile del Cus iscritta alla serie C e da alcuni atleti del minivolley cussino. «Sono queste le occasioni in cui emerge fino in fondo l’idea dell’Umana Reyer di un progetto sociale e culturale, che noi atleti orogranata sposiamo fin dal settore giovanile» le parole di Pan, originaria di Bassano del Grappa e arrivata giovanissima in orogranata. «Quanto abbiamo fatto a Venezia è un piccolo gesto, ma significativo e di rispetto nei confronti della città in cui abbiamo la fortuna di vivere.
Il Gazzettino