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Dalle batoste in Eurocup al palcoscenico più congeniale del campionato, l'Umana Reyer continua la corsa verso il titolo di campione d'inverno. Penultimo turno del girone d'andata e stasera ore 19.30 gli orogranata fanno visita al Banco di Sardegna Sassari per quello che ormai è diventato un classico (da vendicare c'è il quarto playoff della scorsa stagione coi sardi che estromisero Venezia 3-1) e che mette in palio punti pesanti. Con 80' da giocare prima del giro di boa, la Reyer al PalaSerradimigni deve vincere per resistere all'assalto di Brescia (appaiata a quota 20), di Virtus Bologna e Trento (entrambe a 18). In Sardegna nel palasport amico gli scontri diretti sorridono ai padroni di casa 16-7 in un complessivo 28-24 sempre per la Dinamo gli orogranata arrivano però con diversi dubbi da sciogliere.
In particolare legati ad Amedeo Tessitori (ex assieme a Jeff Brooks e Marco Spissu) e Aamir Simms, che dalla deludente trasferta di Badalona in coppa sono tornati rispettivamente con problemi al ginocchio e al piede.
KABENGELE
Chi non sarà sicuramente della partita è Mfiondu Kabengele, nuovo centro proveniente dall'AEK Atene, che sta attendendo i documenti per sbarcare in Italia mentre in casa sassarese farà il suo esordio il nuovo play Brandon Jefferson. Dieci i punti in classifica che separano la Reyer capolista (10-3) da una Sassari 13esima (5-8) ma che le uniche vittorie le ha conquistate proprio al PalaSerradimigni, dove ha vinto le ultime quattro superando fra le altre Trento (80-73) e Milano (89-83). «Sassari è in costruzione, ha dovuto fare i conti con problemi di infortuni e ha appena effettuato dei cambi. Ma se una squadra batte Milano significa che può vincere contro chiunque» avvisa coach Neven Spahija che, oltre a sperare di contare su tutti i giocatori, ha bisogno di ritrovare la Reyer formato campionato e non quella inconsistente d'Europa che rischia concretamente di salutare l'Eurocup.
«Noi dobbiamo giocare la nostra pallacanestro e, se riusciamo a fare le nostre cose, sono molto contento». Contro Sassari e Napoli gli orogranata devono difendere il primo posto. «Parlare di primato a dicembre non ha senso, sono più preoccupato di come la squadra gioca, attacca e difende e se siamo tutti assieme. Il primato non lo guardiamo, ci interessa di più l'avversario perché in Italia ogni partita è difficile».
Numeri alla mano la Reyer, che ha la terza miglior difesa del campionato con 77.4 subiti, incrocia il secondo peggior attacco di serie A (75.5). «Una bella sfida, contro una squadra che ha dimostrato il suo valore e ha alto potenziale. Serve una prestazione di sostanza e continuità» spiega il tecnico sassarese Piero Bucchi che getterà subito nella mischia il nuovo regista Jefferson. «Un giocatore sveglio, ha avuto un bell'approccio con i compagni ma non so quanti minuti abbia nelle gambe, anche se l'impatto tecnico è stato molto positivo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino