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MESTRE - Revenge porn e bullismo, nonostante i tempi, non sono fenomeni solo digitali. La versione analogica è quella più vintage non è fatta di post sui social o video caricati in rete: bastano carta, nastro adesivo, un testo offensivo e denigratorio e un paio di foto a coronare il tutto. Un esempio è quanto accaduto ieri mattina, 7 agosto, ai giardini pubblici di via Einaudi. Uno spazio verde che i residenti utilizzano per far sgranchire le zampe al cane o per qualche minuto di riposo su una panchina all’ombra degli alberi. Ieri, però, il parchetto era stato tappezzato di volantini: una cinquantina appesi ad alberi, cestini dell’immondizia e panchine. Il tutto, sembra evidente, per prendere di mira una ragazzina: «Ciao sono...in arte...ricevo tutti i giorni a...dalle ore 22.00 alle 3.00. Se ti piace lo facciamo con l’amichetta più giovane di me o con mia mamma o tutti insieme. Di pomeriggio sono in via Piave e dintorni, sono porca». Accanto al testo, due foto: quella della (presunta) ragazzina in posa con un’amica e quella della sua (altrettanto presunta) abitazione.
LA SEGNALAZIONE
I residenti non ci hanno messo molto a capire l’intento del gesto e hanno segnalato la cosa alla polizia. Sul posto sono arrivate le volanti della questura che hanno provveduto a rimuovere i volantini. Adesso cominceranno le indagini: nel testo sono indicati indirizzi precisi, non dovrebbe essere difficile quindi risalire alla vittima: sarà lei, a quel punto, a indicare i suoi sospetti sul responsabile.
Il Gazzettino