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TREVISO - A firmare il progetto di recupero dei Mulini Mandelli è stato chiamato Matteo Thun, “archistar” con studi a Milano e a Monaco di Baviera. E proprio questa settimana iniziano i lavori preparatori per la ristrutturazione di un angolo pregiato di Restera da decenni assediato dal degrado e acquistato dalla Garamont di Pierangelo Bressan. A giorni verranno demolite le parti del complesso definite “incongrue”, non quindi gli edifici storici e iper-tutelati che non saranno toccati, ma una serie di capannoni e strutture più piccole e fatiscenti. Nel frattempo tutto il perimetro sarà messo in sicurezza. E mentre a Treviso il cantiere inizia a prendere forma, anche se per il via libera alla ristrutturazione vera e proprio bisognerà attendere il parere definitivo della Soprintendenza, il progetto di recupero inizia a far parlare di sé nel mondo dell’architettura.
LA PRESENTAZIONE
Le prime bozze saranno presentate in un convegno di respiro internazionale organizzato per venerdì 9 dicembre a Cortina nella splendida sala congressi dell'Alexander Hall. Sarà lì che si alzerà il sipario su un’operazione urbanistica di ampio respiro e di grande qualità.
L’OBIETTIVO
«La progettazione è ben avviata - riassume Bressan - e attorno a questa operazione di recupero e rigenerazione urbana si sta creando tanta attesa. La parte storica del complesso verrà recuperata e ristrutturata, dietro invece c’è la possibilità di sviluppare un progetto residenziale di grande pregio, immerso nel verde con un grande parco che sarà aperto a tutti». Il progetto è stato fatto vedere anche al sindaco Mario Conte ancora ai primi di settembre. Bressan e Cangialosi sono stati ricevuti a Ca’ Sugana e hanno stupito il primo cittadino. Oltre ad ammirare la qualità della proposta presentata, Comune e privato hanno anche trovato l’intesa per riqualificare l’intero tratto trevigiano della Restera, con nuova pavimentazione, palizzate, arredo urbano e punti luce. I rinati Mulini Mandelli, in poche parole, si porteranno dietro la rinascita di un intero quadrante.
LE CARATTERISTICHE
L’area acquistata da Bressan è ampia circa 70mila metri quadrati con una capacità edificatoria di 55-60mila metri cubi. L’edificio storico degli ex Mulini, risalente al 1700 verrà recuperato, mentre la volumetria degli altri immobili destinati a essere demoliti, verrà distribuita nell’area. Il cuore del progetto è l’Apparthotel che prenderà il posto del vecchio mulino. Diventerà una struttura moderna con 70 alloggi da affittare a turisti o studenti. Nell’area accanto all’ex mulino verrà ricavata una piazza in stile “campo veneziano” dove portare attività artigianali che abbiano un legame col fiume. L’idea progettuale inserita nel Masterplan è quella di creare botteghe, e laboratori, dove sviluppare attività artigianali. E poi la residenza. Verranno realizzate villette, case basse, con giardino da trasformare in orto.
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