Lampertico ripulito e restaurato torna in piazza Matteotti: è la quarta statua riconsegnata alla città

La statua in bronzo di Lampertico durante i restauri e dopo
vicenza - Con il restauro del monumento a Fedele Lampertico, economista, scrittore e politico vicentino (1833-1906) si conclude il progetto formativo degli studenti...

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vicenza - Con il restauro del monumento a Fedele Lampertico, economista, scrittore e politico vicentino (1833-1906) si conclude il progetto formativo degli studenti di  Engim Veneto Professioni del Restauro per la "Tutela e manutenzione del centro storico" che ha preso il via nel 2022 ed ha interessato altre tre statue: Giacomo Zanella in piazza San Lorenzo, Giuseppe Garibaldi in piazza Castello e Vittorio Emanuele in piazza Duomo.

«La collaborazione tra istituzioni e associazioni del territorio è stata fondamentale per portare a termine un progetto di restauro che si è poi tradotto in riqualificazione di luoghi particolarmente frequentati del centro storico - ha commentato il sindaco Francesco Rucco -. Piazza Castello, piazza Duomo, piazza San Lorenzo e ora l'area antistate il Teatro Olimpico, dopo il restauro dei rispettivi monumenti, appaiono più gradevoli. E questo grazie soprattutto alla disponibilità di Engim, sostenuto dalla Regione del Veneto, che ha impegnato i propri studenti in cantieri scuola formativi. Una collaborazione proficua con l'ente di restauro che proseguirà in altri luoghi della città, l'anno prossimo al “Monumento caduti in Europa” in Campo de Nane e all’apparato decorativo al piano terra e primo piano di Palazzo Cordellina, sede della Biblioteca Bertoliana. L'intervento sui quattro monumenti a Giacomo Zanella, Giuseppe Garibaldi, Vittorio Emanuele e infine Fedele Lampertico - ha continuato il sindaco - è nato su iniziativa del consigliere delegato Ivan Danchielli e possibile grazie alla collaborazione della Soprintendenza. Inoltre l'iniziativa realtiva al recupero del monumento a Lampertico è stata completata grazie anche al contributo di Lions Club Vicenza Host, che ha acquistato il materiale per Engim, mentre gli Amici dei Musei hanno promosso una pubblicazione che proprio oggi verrà presentata a Palazzo Chiericati».

Oggi, in piazza Matteotti, l'inaugurazione con il sindaco Francesco Rucco, il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Matteo Celebron, l’assessora regionale Elena Donazzan, il direttore del comitato direzionale di Engim Veneto Valter Giacomini con la responsabile di sede Barbara D'Incau, il funzionario della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Vicenza, Rovigo Francesca Meneghetti, il consigliere comunale promotore dell'iniziativa di restauro delle quattro sculture Ivan Danchielli, il presidente dell'associazione Amici dei monumenti, dei musei e del paesaggio Mario Bagnara e il presidente di Lions Club Vicenza Host Sergio Slaviero.

L'intervento di manutenzione della statua, che ha preso il via a inizio giugno per concludersi all’inizio di settembre, è stato eseguito da sette studenti del terzo anno del corso di Tecnico del restauro di beni culturali di Engim Veneto Professioni del Restauro finanziato dalla Regione del Veneto, insieme ai restauratori e formatori della scuola e la supervisione della Soprintendenza. I quattro progetti di restauro sono stati possibili grazie al coinvolgimento del Comune di Vicenza, proprietario delle opere, della Regione, della Soprintendenza per le province di Verona, Vicenza e di Engim Veneto Professioni del Restauro.

Il ritratto di Fedele Lampertico di circa 280 centimetri, di bronzo, è stato concepito da Carlo Spazzi in forma movimentata e spontanea, con una superficie volutamente non rifinita dove è apprezzabile osservare i segni lasciati dalle mani e dagli strumenti dell’artista che ha plasmato il modello originario. Elementi caratteristici dello stile dell’autore per questo tipo di ritrattistica sembrerebbero essere i bottoni del gilet, il movimento delle pieghe della giacca e l’espressione intensa ed umana del volto. La lavorazione a freddo del metallo da parte della Fonderia M. Piazza Milano, che si è limitata al minimo intervento lasciando la superficie piuttosto grezza, senza occultare i difetti di fusione, gli addensamenti di lega di rame, le tracce dei canali di sfiato e fusione, i tasselli di riparazione.

 

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Il Gazzettino