Il restauro, poi scende l'acqua: il mulino del 1880 torna a girare

Il restauro, poi scende l'acqua: il mulino del 1880 torna a girare
SELVA DI CADORE - Un importante recupero storico e artistico è stato portato a termine nei giorni scorsi a Selva di Cadore. Si tratta dell’intervento sulla parte...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SELVA DI CADORE - Un importante recupero storico e artistico è stato portato a termine nei giorni scorsi a Selva di Cadore. Si tratta dell’intervento sulla parte esterna dell'unico mulino esistente a Selva di Cadore, che si trova in località in Toffol. L'opera di restauro è stata voluta e sostenuta della Magnifica Regola di Selva e Pescul con il sostanzioso contributo di numerosi volontari del posto.

Il mulino, costruito nel 1880 da Osvaldo Lorenzini, era oramai in stato di abbandono anche se ha funzionato regolarmente fino al 1970 con ben tre macine interne. Un ingranaggio permetteva inoltre l'azionamento di una vecchia pialla posta al piano superiore, adibito a falegnameria. Nel corso del restauro si è provveduto al rifacimento della copertura, al ripristino della condotta dell'acqua (rosta), alla costruzione fedele all'originale dei canali in legno fino alle ruote (vanc) e alle ruote stesse, opera dell'artigiano locale Ivano Pallua. Dopo tanto lavoro, svolto nel pieno rispetto e riproducendo fedelmente i meccanismi del mulino come era stato realizzato originariamente, finalmente c'è stato il battesimo: l’acqua è stata liberata e, magicamente, gli ingranaggi sono tornati a girare. Nei prossimi mesi, poi, c'è già l'idea di procedere alla sistemazione della parte interna con la possibilità di macinare frumento, segala e orzo. Non solo dunque un importante recupero, ma anche la possibilità di utilizzare questo capolavoro come attrazione turistica dove poter osservare dal vero il funzionamento di un mulino attraverso la forza dell’acqua e l’ingegno umano.
Se poi questo potrà servire anche da sprone ad una coltivazione di nicchia di cereali anche a Selva, considerato che già vari comuni dell'Agordino stanno da anni incrementando la coltivazione di orzo e segala, allora il senso del recupero sarà completo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino