Restaurati i mosaici e gli affreschi Trecenteschi ai piedi del campanile

Lo splendore dell'Aula teodoriana sotto il campanile di Aquileia
AQUILEIA (Udine) - Il complesso basilicale di Aquileia ritrova lo splendore dell'Aula teodoriana. La cosiddetta Cripta Scavi, infatti, è stata nuovamente inaugurata...

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AQUILEIA (Udine) - Il complesso basilicale di Aquileia ritrova lo splendore dell'Aula teodoriana. La cosiddetta Cripta Scavi, infatti, è stata nuovamente inaugurata dopo l'intervento di recupero e valorizzazione sui resti archeologici del IV secolo dopo Cristo voluto dall'Arcidiocesi di Gorizia e dalla Fondazione Socoba, la Società per la conservazione della Basilica. Tutto questo grazie a un finanziamento del ministero dei Beni culturali attraverso la Ales, con la collaborazione della Regione, della Fondazione Aquileia, del Polo museale Fvg e della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio Fvg.


Era stata danneggiata da infiltrazioni
L'Aula teodoriana era stata intaccata da infiltrazioni e, negli anni, sottoposta a interventi che avevano compromesso la lettura dei mosaici e degli affreschi. Un degrado che aveva costretto la Soprintendenza a ricoverare, fin dagli anni Sessanta, ampi resti di dipinti in depositi non accessibili al pubblico. Oggi la cripta è di nuovo visitabile nel suo splendore, con un nuovo percorso di visita. Nuova l'illuminazione e nuove le passerelle pedonali per migliore lettura dell'aula e delle diverse stratificazioni dei mosaici. Il settore nordest della cripta, solo parzialmente scavato, ha parti da indagare; il settore nordovest, invece, ha restituito tutto lo splendore di affreschi dai colori ancora vividi.

Prossimo intervento il fonte battesimale
Lo studio ha consentito di avviare anche un'iniziativa collegata all'Art Bonus per il restauro e la valorizzazione di tutti i frammenti di affresco raccolti durante gli scavi. L'arcidiocesi di Gorizia e la Socoba intendono proseguire il recupero con ulteriori lotti d'intervento, che avranno come obiettivo la musealizzazione dell'Aula intermedia e del primo fonte battesimale.


Si tratta dell'ultima di una serie di importanti iniziative sostenute per ridare ad Aquileia il ruolo di città di incontro di diverse culture e luogo di dialogo, avviata con le collaborazioni internazionali sull'archeologia ferita. Una dimostrazione di come la cultura possa ritrovare centralità e imprimere un'accelerazione allo sviluppo anche economico del settore. Gli interventi si muovono sul solco tracciato dal bando internazionale del 2003 per la riqualificazione delle aree architettoniche attorno alla Basilica patriarcale che negli anni hanno portato alla valorizzazione dapprima di piazza Capitolo e poi dell'aula adiacente al battistero, di Stalla Violin e della piazza antistante.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino