Padova. Affreschi e biglietteria, nuovi restauri al Castello Carrarese per 5 milioni di euro

Castello Carrarese
PADOVA - L'obiettivo finale è far sì che fra 4 anni Padova sia un punto di riferimento per il design e l'arte contemporanea, con esposizioni permanenti...

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PADOVA - L'obiettivo finale è far sì che fra 4 anni Padova sia un punto di riferimento per il design e l'arte contemporanea, con esposizioni permanenti all'interno di un antico polo museale destinato a diventare la nona stazione dell'itinerario trecentesco insignito del sigillo Unesco. E che riserva continue sorprese: l'ultima è stata la scoperta di una galleria sotterranea. Una tappa significativa dell'iter propedeutico al raggiungimento dell'obiettivo è stata nei giorni scorsi l'approvazione in giunta del progetto esecutivo da 5milioni 265mila euro per il restauro dell'ala est del Castello Carrarese, prospiciente la piazza omonima, dove ci sono la torretta capitozzata e il ciclo affrescato 7 secoli fa più importante dell'ex struttura penitenziaria, che comprende al primo piano la Sala del Carro (lo stemma della famiglia da Carrara) scoperta nel 1954 dall'amministrazione carceraria che stava effettuando dei lavori di ampliamento dell'ufficio del direttore, quella del Roseto con velario, e al secondo gli ambienti del sottotetto con le strutture lignee della copertura, travi e capriate. La rilevanza dell'atto che ha appena incassato il via libera è stata illustrata ieri mattina dall'assessore Andrea Colasio, il quale ha fatto anche il punto sulla mega operazione di recupero del sito. Il progetto esecutivo di questo stralcio è costato 270mila euro ed è stato predisposto dallo studio Galeazzo, mentre Rup è Domenico Lo Bosco dell'Edilizia Monumentale.

I PARTICOLARI

Nel lato est sono stati rinvenuti ulteriori lacerti di affreschi e scavando nell'asse dove sono presenti le Mura del Duecento si è riusciti a intercettare il punto di attacco tra queste ultime e gli edifici del Trecento, con la conferma che il complesso era dipinto sia fuori che dentro. I 5 milioni (2 stanziati dal Ministero, 2,5 dalla Cariparo, 365mila dalla Presidenza del Consiglio e il resto dal Comune) serviranno a ristrutturare appunto la porzione est che, oltre a rappresentare l'ingresso principale, verrà a configurarsi come area espositiva in continuità con quelle delle ali nord e sud. La biglietteria verrà collocata nell'ex spaccio, e i due cortili, tra appunto la zona est e il complesso ottocentesco, saranno connessi grazie alla pavimentazione, in modo da dar vita a spazi per esposizioni temporanee all'aperto. L'intervento si basa su tre filoni. Innanzitutto il recupero e la valorizzazione dei cicli pittorici: per esempio al pianterreno ci sono delle salette (accanto a quella del Carro), con specchiature di chiara matrice giottesca, che saranno oggetto di un restauro conservativo e messe a vista. Il secondo riguarda la formazione di un percorso espositivo funzionale, e il terzo l'inserimento di nuovi volumi e contropareti in sintonia con il contesto, però la messa in luce della stratificazione storica verrà quanto evidenziata e preservata.

L'ITER

Ora che il progetto esecutivo è stato approvato, quindi, tra gennaio e febbraio sarà pubblicato il bando, con aggiudicazione tra maggio e giugno, e l'inizio dei lavori, che dureranno circa 2 anni, è prevista a settembre 2024. I cantieri andranno in parallelo con gli altri: a nord, dove è già stato fatto il bando per un progetto integrato e si attendono 4 milioni dal Ministero per il restauro del piano terra e la realizzazione di una facciata in acciaio e vetro, e a sud per i quali si attende sempre dal Ministero l'approvazione di una variante. L'assessore Colasio confida che entro la fine del mandato dell'amministrazione-Giordani il Museo del Castello sia fruibile da 80/100mila visitatori l'anno. L'intervento complessivo costerà 20 milioni di euro e per completarlo ora ne mancano 8. 

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Il Gazzettino