Resta in carcere il giovane che ha ucciso e squartato madre e sorella

Mirela Balan e la piccola Elena Larisa: uccise e fatte a pezzi
VERONA - Convalidato l'arresto di Andrei Filip, il 20enne romeno accusato di aver ucciso il 13 febbraio ad Albaredo d'Adige la madre Mirela Balan e la sorellastra Elena...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VERONA - Convalidato l'arresto di Andrei Filip, il 20enne romeno accusato di aver ucciso il 13 febbraio ad Albaredo d'Adige la madre Mirela Balan e la sorellastra Elena Larisa di 11 anni, facendone poi a pezzi i corpi e gettandoli nell'Adige. Il gip Livia Magri ha confermato la custodia cautelare per il giovane, accusato di duplice omicidio volontario e occultamento di cadavere. «Il mio assistito - ha detto l'avvocato Gianluca Vettorato, difensore d'ufficio- ha ripercorso con il giudice quello che sostanzialmente aveva già dichiarato in sede di fermo ai carabinieri e al magistrato». «Quanto al movente - ha aggiunto il legale - è stato confermato che da tempo c'erano dissidi con la madre. Quindi il motivo scatenante del delitto sarebbe riconducibile ad un gesto d'impeto, un raptus al culmine di una discussione. Resta però da chiarire la causa di questi litigi». Il difensore d'ufficio ha spiegato che «è prematuro parlare di richiesta di perizia psichiatrica». L'interrogatorio di Andrei Filip si è protratto per un paio d'ore. È verosimile che venga richiesto il rito abbreviato che garantirebbe all'imputato lo sconto di un terzo della pena.


Sono state sospese all'imbrunire le ricerche nell'Adige dei resti di Mirela Balan e della figlia di 11 anni. Ieri i carabinieri del nucleo speciale sommozzatori di Genova avevano recuperato solo una delle tre borse nelle quali erano stati occultati i resti di madre e figlia. Oggi i sommozzatori sono tornati a scandagliare l'Adige per riportare a galla le altre due borse, senza esito. Sul posto operano anche i sommozzatori dei Vigili del fuoco. Le ricerche riprenderanno domani, compatibilmente con le condizioni meteorologiche che si annunciano in peggioramento.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino