Mestre. Aggredito in via Piave mentre torna a casa a piedi: colpi in testa e in faccia, poi pugni e calci

Mestre. Aggredito in via Piave mentre torna a casa a piedi
MESTRE - Stava rincasando a piedi dopo aver passato la serata con amici. Ancora qualche centinaio di metri e avrebbe svoltato per la strada che conduce al suo appartamento. Invece...

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MESTRE - Stava rincasando a piedi dopo aver passato la serata con amici. Ancora qualche centinaio di metri e avrebbe svoltato per la strada che conduce al suo appartamento. Invece succede quello che non ti aspetti, quello che sì capita agli altri ma figurati se a me succede. Mai dire mai. Ed ecco il fuoriprogramma di cui il protagonista della vicenda, ma anche chiunque altro, avrebbe fatto a meno: pestato e malmenato, tanto da dover chiamare la polizia e farsi medicare.


È la notte tra martedì e mercoledì scorso. Siamo in VIA PIAVE a Mestre, attorno all'una, all'altezza più o meno dei giardini pubblici


Il 53enne sta camminando sul marciapiedi. C'è poca gente in giro, qualche passante, qualche macchina. A un certo punto incrocia uno straniero che gli si avvicina e che dopo qualche minuto di esitazione gli chiede se vuole acquistare della droga. Al rifiuto del mestrino, lo sconosciuto sembra ritornare sui propri passi come se nulla fosse.
Ma è solo una finta. Perché subito dopo quello che verrà descritto come un nordafricano, gli piomba alle spalle e lo spinge con forza fino a gettarlo a terra. Una vera e propria aggressione a freddo, tanto che il 53enne non si rende nemmeno conto di quanto sta accadendo, salvo trovarsi steso sull'asfalto con un energumeno che lo colpisce in testa e in faccia prima a pugni e poi a calci. Urlare non serve a nulla. Il magrebino smette di accanirsi solo quando si impossessa dell'iPhone e poi si dilegua di corsa complice l'oscurità. Quando la volante arriva su segnalazione di un residente, il 53enne è frastornato e sotto choc.


Gli agenti gli chiedono se è necessario l'intervento del Suem: l'uomo vuole solo andare a casa, farsi una doccia e mettersi a letto, sperando di poter dormire.


Il suo aggressore lo descrive come un tipo sui trent'anni, piuttosto alto, almeno un metro e ottanta, snello. Nazionalità? Non è in grado di precisarla. Un nordafricano. No, non l'aveva mai visto prima. E per il momento non ricorda null'altro di utile. La zona in cui si è registrato l'ennesimo episodio di violenza è coperto dalle telecamere del sistema di videosorveglianza comunale. È probabile che la scena sia stata ripresa e che controllando i video possa emergere qualche elemento utile per le indagini. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino