Dal campo di calcio al consiglio comunale, il 19enne Riccardo Costa è il consigliere più giovane del Veneto

Riccardo Costa di 19 anni è il consigliere più giovane del Veneto
RESANA - La sua corsa, partita in extremis, l'ha premiato. Con 61 preferenze personali, il 19enne Riccardo Costa è il più giovane consigliere comunale eletto in...

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RESANA - La sua corsa, partita in extremis, l'ha premiato. Con 61 preferenze personali, il 19enne Riccardo Costa è il più giovane consigliere comunale eletto in Veneto. Con la lista Patto per Resana che presentava Leopoldo Bottero come candidato sindaco, Riccardo ha messo in campo tutto il suo ardore di ragazzo, ma già abituato a vincere sfide. Anche con sé stesso. Un brillante esito alla prima discesa in campo che lo riempie di soddisfazione. «Appena arrivati i risultati della nostra lista ero deluso perché, anche se per poco, avevamo chiuso al terzo posto dietro a Mazzorato spiega subito dopo però ho guardato le preferenze ottenute e mi sono inorgoglito. Abbiamo creato una lista dal nulla, mettendola in piedi pochissime ore prima del termine per la presentazione, la soddisfazione è maggiore».


L'OCCASIONE
Corteggiato da un po' di tempo a Resana per entrare in una lista di giovani, dopo aver visto naufragare il tentativo, Riccardo non si è perso d'animo e, proprio la sera prima della chiusura dei termini, ha convinto Leopoldo Bottero a provarci. «Ha accettato di presentarsi come candidato sindaco, poi ho corso tutta la notte a raccogliere le firme necessarie da amici e conoscenti. Ce l'abbiamo fatta per pochi minuti, realizzando un ottimo risultato. Ma è solo l'inizio, intendiamo fare tesoro di questa esperienza in vista del futuro».
LA STORIA

Una vita tutta di corsa la sua, da vero sportivo. Giovane calciatore che ha già vestito le maglie di Venezia e Campodarsego, lo scorso anno Riccardo si è diplomato grafico pubblicitario, per poi decidere di entrare subito nel mondo del lavoro. «Vendo ed affitto capannoni per conto di una società. Quando vedono uno così giovane all'inizio non mi considerano tanto, ma io mi pongo con educazione e rispetto con tutti, sfatando certi pregiudizi sui ragazzi della mia generazione. Ho le idee chiare, è vero, ma lo è sempre stato per me. Lo sport mi ha aiutato tantissimo, a 15 anni mi facevo due ore di treno ogni giorno per andare ad allenarmi a Mestre. Dovendo conciliare lo studio, il volontariato con le associazioni ed il resto ho imparato ad organizzarmi. La famiglia? È fatta di gente semplice e normale, come la mia morosa Anna». Chi l'ha votata? «Tanti giovani che mi conoscono. Quando ho detto che mi candidavo in molti mi hanno risposto che sono nato per aggregare. Ho fatto l'animatore e so cosa vuol dire. La mia è stata una campagna elettorale pulita ed onesta, sono stato premiato. Ora mi batterò per far socializzare i ragazzi, distogliendoli il più possibile da telefonini e tv». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino