Repubbliche marinare, dopo 66 anni salta la storica diretta del Palio: la Rai vuole 90mila euro e scoppia la polemica

Repubbliche marinare, dopo 66 anni salta la storica diretta del Palio
VENEZIA - Le quattro repubbliche marinare insorgono contro la Rai: colpa della mancata diretta del Palio in programma domenica 5 giugno ad Amalfi. Una rottura che arriva dopo 66...

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VENEZIA - Le quattro repubbliche marinare insorgono contro la Rai: colpa della mancata diretta del Palio in programma domenica 5 giugno ad Amalfi. Una rottura che arriva dopo 66 anni di dirette. Motivi economici, alla base di questo strappo che fa rivoltare sindaci e comitato organizzatore, che parlano di schiaffo alla tradizione culturale del Paese. Un po' come se venisse meno la trasmissione tv del Palio di Siena, per intenderci.


Tutto è nato quando la Rai ha chiesto al sindaco di Amalfi, Daniele Milano, 90mila euro quale contributo per la presenza dell'emittente. Il Comitato Generale Palio, in una dura nota, ieri ha preso drasticamente posizione, accusando la Rai di oscurare una pagina di storia italiana e quei ritrovati valori di pace e di fratellanza espressi negli ultimi 70 anni dalle Repubbliche Marinare.


L'ACCUSA
«Il Comitato Generale delle Repubbliche Marinare d'Italia - si legge nel documento - composto dai rappresentanti di Amalfi, Genova, Pisa e Venezia, stigmatizza l'atteggiamento dei vertici della Rai Radiotelevisione Italiana, assunto fin qui nei confronti della macchina organizzativa dell'evento. A meno di 10 giorni dal Palio remiero, ancora non si riesce a conoscere le intenzioni della Tv di Stato circa la messa in onda della manifestazione».
E ancora: «Seppur da tempo contattata per inserire nel palinsesto del secondo canale la trasmissione in diretta della rievocazione storica in programma ogni anno a turno tra le quattro città, l'azienda del servizio pubblico ha scelto incredibilmente il silenzio come atteggiamento. Di fronte alle istanze presentate dai sindaci di Venezia, di Genova, di Pisa e di Amalfi, e nonostante l'interessamento del senatore Alberto Barachini, presidente della commissione di vigilanza della Rai, qualsivoglia tentativo di interlocuzione è stato sin qui immotivatamente lasciato cadere nel vuoto».


«Se la 66. edizione della Regata delle Antiche Repubbliche Marinare, evento nato sotto l'altro Patronato del Presidente della Repubblica - conclude la nota - non avrà un suo spazio in una delle reti Rai, l'azienda non solo oscurerà una delle pagine di storia nazionale, ma tutto il suo carico di significato che accompagna l'evento sin dal giorno della sua istituzione».


LA STORIA


La Rai nel 1955 con il collegamento da Venezia tenne a battesimo in un colpo solo due eventi: la nascita del Palio e la prima trasmissione esterna in diretta. Accanto all'evento sportivo, la Rai partecipava agli scopi educativi insiti nel Palio: unire idealmente tutto il Paese attraverso la storia marinara di quattro città e di altrettante diverse regioni, da nord a sud. Una bella occasione sportiva e politica per rinsaldare la nazione, profittando della storia di quattro antiche repubbliche. «Evidentemente canone e pubblicità non bastano alla nostra emittente pubblica, che per manifestazioni di respiro nazionale vorrebbe essere pure pagata - ha osservato Giovanni Giusto, delegato alle Tradizioni del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro - Io ho proposto subito di rivolgerci a Mediaset, ma i colleghi delle altre antiche repubbliche hanno tentennato pensando di poter arrivare ad un accordo. Chiedere 90mila euro mi sembra un insulto, per quello che vuol essere un servizio pubblico. Mi sento offeso ed umiliato». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino