Renzo Rosso, l'imprenditore vicentino sostiene la mostra omoerotica: «Lottiamo contro le ingiustizie»

Renzo Rosso sostiene la mostra Tom of Finland Foundation e The Community
VENEZIA - Renzo Rosso sostiene la mostra Tom of Finland Foundation e The Community, allo Studio Cannaregio in Calle de le Conterie (a pochi passi dal ponte delle Guglie)....

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VENEZIA - Renzo Rosso sostiene la mostra Tom of Finland Foundation e The Community, allo Studio Cannaregio in Calle de le Conterie (a pochi passi dal ponte delle Guglie). L'esposizione, apre al pubblico oggi fino al 26 giugno, e propone per la prima volta fuori da Los Angeles, una raccolta di arte omoerotica per preservare il lavoro degli artisti queer, molti dei quali hanno dovuto fare i conti con la discriminazione e la mistificazione a causa dei propri lavori.

Guerra in Ucraina, cosa pensa delle sanzioni e fino a dove si dovrebbero spingere?
«Le sanzioni sono pesanti, sicuramente faranno male al Paese. Ho avuto modo di confrontarmi con persone sia dell'Ucraina che russe. Come Fondazione OTB abbiamo ospitate 441 profughi, sono nei nostri residence, nelle nostre case e quelle dei nostri amici. Stiamo dando giornalmente quello che a loro serve, sono esperienze incredibili di vita. Quando parli invece con le persone della Russia loro ti dicono che le sanzioni non sono una bella cosa. Ce l'hanno in particolare con il mondo della moda, italiani e francesi. Tutto questo non è buono per noi che abbiamo industrie. Il capitale si sta spostando nei Paesi Arabi e in Cina. E la Cina sta pesantemente investendo in Russia in questo momento. Tutto a discapito della nostra bellissima Europa».

Vede la fine della globalizzazione e quali scenari internazionali prefigura?
«La globalizzazione non può cessare, è una cosa vera che esiste, che mette insieme il mondo, le popolazioni, i Paesi. È giusto che ci siano gli interscambi. Speriamo che si trovi una soluzione dopo 56 giorni di guerra».
Quale nuovo assetto del commercio mondiale vede e come si dovrà porre il made in Italy in questo assetto?
«Stiamo portando addirittura produzioni che prima facevamo all'estero in Italia. Abbiamo problemi nella reperibilità delle materie prime, nei costi dell'energia e dei trasporti. Ha comprato uno spazio a San Marco per il marchio Marni,. speriamo di aprire il prima possibile, ma sono parecchi i problemi burocratici, amministrativi e strutturali».

Ha restaurato Rialto e ha comprato lo spazio a San Marco: può spiegare il suo impegno per Venezia?
«Abbiamo restaurato il ponte di Rialto. Abbiamo dei negozi. Stiamo collaborando con Ca' Foscari. Stiamo dialogando con la Municipalità. Non mi è mai piaciuto buttare un sasso nello stagno. Se facciamo un progetto deve essere serio, concreto».

Lei è proprietario del Vicenza calcio, la stagione non è andata come previsto. Si rischia la C.


«È la mia spina dolente. Sono un uomo stra-positivo. Ho portato la mia mano in questa società, penso di aver fatto veramente molto bene. Siamo stati sfortunati sul campo. Penso che la campagna acquisti prima del campionato era voto 7. Avevo messo a disposizione qualsiasi mezzo. Nel calcio succedono delle cose che non si possono controllare. Cito un grande esempio. La nostra Nazionale ha vinto il campionato europeo ma non è riuscita a classificarsi per il campionato del mondo con la Macedonia. Il calcio è una bestia nera»
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Il Gazzettino