Addio all'imprenditore Garbelotto, fondò la Sanagens: sua l'idea della "fontana delle tette"

LA SCOMPARSA Addio a Renzo Garbelotto, fondatore della Sanagens di via Sant'Antonino
TREVISO Imprenditore, commerciante, ma anche mecenate e attivista. Si è spento a 91 anni il dottor Renzo Garbelotto, ex titolare fino ai primi anni Duemila del negozio di...

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TREVISO Imprenditore, commerciante, ma anche mecenate e attivista. Si è spento a 91 anni il dottor Renzo Garbelotto, ex titolare fino ai primi anni Duemila del negozio di articoli sanitari di Calmaggiore e fondatore della Sanagens di via Sant’Antonino. A lui la città deve uno dei luoghi ormai diventati simbolo della città di Treviso, ormai presente in tutte le cartoline: sua l’idea di realizzare ed installare sotto la Galleria della strada Romana la “fontana delle tette”, inserita fra le mete di ogni gita turistica di rispetto in centro storico. «Suo il palazzo e sua l’idea di donare la statua alla città anni, raccontandone storia e significato, prima che il Comune decidesse di posizionare l’originale sotto la Loggia dei Trecento - lo ricorda l’avvocato Roberto Riscica, suo grande amico -. Sergio si è sempre speso generosamente per il recupero dei reperti storici e artistici, restaurando il palazzo della Strada Romana, lasciando poi i reperti visibili e a disposizione di tutti».

LA CARRIERA
Garbelotto iniziò a lavorare negli anni Cinquanta prendendo le redini del negozio di articoli sanitari del padre, scomparso prematuramente, che si trovava all’angolo di via Cornarotta, davanti al Duomo. Quindi trasferì l’attività in Calmaggiore, restando un punto di riferimento per la clientela del centro storico fino alla chiusura, nel 2003, lasciando spazio così a Max Mara. Parallelamente al negozio il dottor Garbelotto fondò la Sanagens. Fu tra i primi a puntare su calzature medicali che, al tempo stesso, potessero adattarsi alla vita di tutti i giorni. «Quelle scarpe medicali di nuova concezione furono un successo - ricorda Sergio Sandàli, commercialista e amico di famiglia -, e gli permisero di girare il mondo, proponendo i suoi prodotti a una clientela sempre più vasta». Venuto il momento di cedere l’attività, Garbelotto, assieme alla moglie Annamaria, ex insegnante al Riccati ora in pensione, continuò a gestire il negozio di Calmaggiore coltivando le sue grandi passioni: l’arte, la storia, la natura e la montagna.
L’IMPEGNO CIVICO

Oltre alla galleria di Strada Romana, Garbelotto ha sempre lottato per la città e le sue bellezze, intervenendo anche sui giornali su temi d’attualità come la pedonalizzazione del centro, le celebrazioni per l’Unità d’Italia e, in particolare, il nodo aeroporto e i voli sopra le abitazioni dei centri abitati del capoluogo e dell’hinterland. Fu coordinatore, anche se per un breve periodo, negli anni Novanta, anche del Comitato protezione dal traffico aereo, oltre che membro attivo, per diversi anni, del Rotary Club Treviso. «Era un uomo attento e appassionato, un imprenditore liberale che pretendeva sempre il massimo da sé stesso e dagli altri, di cui sapeva riconoscere le qualità - lo ricorda ancora Sandàli -. Una persona estremamente colta, preoccupata del suo territorio, che diceva sempre la verità e soffriva dello stato di decadimento del nostro paese». L’annuncio della scomparsa di Garbelotto è stato dato dalla moglie Annamaria, dai parenti e dai tanti amici. I funerali si celebreranno martedì alle 11.15 al Duomo di Treviso.   Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino