Regolamento di conti tra bande in centro a Mestre, avventore pestato a sangue

MESTRE Via Carducci, una volante della polizia
MESTRE - La modalità, ed è poi la pista su cui stanno indagando gli agenti di polizia, è quella del regolamento di conti tra bande rivali. O anche la...

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MESTRE - La modalità, ed è poi la pista su cui stanno indagando gli agenti di polizia, è quella del regolamento di conti tra bande rivali. O anche la punizione di chi ha sgarrato, bruciando un accordo. Sullo sfondo, la droga.


Coordinate: tardo pomeriggio di ieri, via Carducci. Tre persone incappucciate e con bastoni in mano entrano nel bar Carducci. Vanno a passo sicuro: nel mirino hanno messo un nordafricano che al bancone del bar sta consumando una bevanda. Lo circondano e senza sprecare tempo e parole lo aggrediscono con una violenza inaudita a colpi di bastone. 
Non appena il nordafricano cade al suolo senza sensi, i tre escono dal locale e sul marciapiede incontrano un altro nordafricano. Anche lui, forse, è sulla lista dei tre giustizieri che gli riservano lo stesso trattamento dedicato alla vittima all’interno del bar. Quando anche il secondo nordafricano è sull’asfalto incapace di reagire, il kommando incappucciato se ne va. Passano pochi secondo e al centralino della questura arrivano una serie di chiamate, sono tutte di residenti e passanti che hanno assistito al pestaggio e chiedono aiuto. Una prima telefonata parla anche di un colpo di pistola, ma è solo suggestione perché nel raid non sono state usate armi.
Sul posto le volanti della questura e i medici del Suem a soccorrere i due aggrediti: portati in ospedale e medicati, verranno interrogati dalla polizia per capire i contorni dell’aggressione. Il sospetto è che alla base di tutto ci siano affari andati a male e legati al mondo dello spaccio. Per identificare i tre verranno usate anche le telecamere di sicurezza. 
Negli ultimi anni via Carducci è centro di ritrovo di sbandati: il Comune ha tolto una panchina per evitare bivacchi e dopo l’operazione anti-spaccio di via Piave, nel luglio 2018, lì si sono stabiliti spacciatori e clienti.
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Il Gazzettino