VENEZIA - «Sarò rispettoso e rigoroso». E di più Luca Zaia non dice. Dieci giorni dopo il trionfo elettorale, il riconfermato governatore del Veneto non si sbilancia sui 10...
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Pare che il movimento della Meloni preferisca un posto in giunta per un esterno più che per Berlato, magari per uno dei due Raffaele: il veneziano Speranzon o il padovano Zanon. Ma se anche fosse Berlato, votatissimo dalle doppiette, difficilmente avrebbe la delega alla Caccia: dicono che a Zaia venga l’orticaria quando gli si parla di assessori lobbisti. Ci sarenno comunque 10 assessori per una maggioranza di 29 componenti, rapporto di un assessore ogni 3 eletti. Il che significa zero a Fdi e zero alla lista indipendemstista zaiana. La Lista Zaia con 13 eletti punterebbe su minimo 4 assessori, la Lega con 10 eletti su almeno 3.
Tutto ruuota attorno ai nomiI nomi mentre la suddivisione territoriale sarebbe: Vicenza 3, Padova 2, Treviso 1 (oltre a Zaia), Venezia 1, Belluno, 1, Verona 1, Rovigo 1. E dei 10 assessori solo 2 esterni contro un massimo di 5, quindi contenimento dei costi della politica.
Il Gazzettino