Regione Veneto, "blitz" sui parcheggi delle concessionarie d'auto (ma non solo): ce ne saranno di meno

Foto di F. Muhammad da Pixabay
Prima la sospensione della seduta perché in aula non c'era neanche un assessore (e per riprendere i lavori si è atteso che qualche esponente della giunta...

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Prima la sospensione della seduta perché in aula non c'era neanche un assessore (e per riprendere i lavori si è atteso che qualche esponente della giunta attraversasse il Canal Grande), poi il "blitz" sui parcheggi delle concessionarie d'auto. È successo ieri durante i lavori del consiglio regionale del Veneto.


In discussione una proposta di legge intitolata "Politiche per lo sviluppo del sistema commerciale nella Regione del Veneto", in pratica una norma per disciplinare la dimensione dei parcheggi delle strutture di vendita di merci ingombranti a consegna differita. Ossia: concessionarie di autoveicoli, motoveicoli, rimorchi, macchine agricole, macchine operatrici, anche imbarcazioni. «Analogamente a quanto già fatto da altre Regioni - ha detto il relatore di maggioranza Stefano Giacomin (Lega) - il provvedimento cambia la modalità di calcolo della dotazione di parcheggi per questi esercizi commerciali localizzati al di fuori del centro storico». In soldoni: serviranno meno parcheggi. E su questo era d'accordo anche la minoranza di centrosinistra, come sottolineato dal dem Andrea Zanoni: «Il provvedimento in origine poteva essere da noi condiviso perché prevedeva una diminuzione della superficie dei parcheggi per le merci ingombranti. Solo che poi è stato stravolto».


La presidente della Seconda commissione, Silvia Rizzotto (Zaia Presidente) ha presentato infatti un emendamento «frutto di osservazioni emerse dal lavoro svolto in commissione, in base al quale la disciplina prevista dalla proposta di legge si applica anche alle attività attualmente esistenti, previa comunicazione al Comune che attesti il rispetto delle dotazioni di parcheggio: questo per non creare disparità di trattamento». «Ma così facendo - ha ribattuto Zanoni - nelle superfici liberate dai parcheggi dei centri commerciali di merci ingombranti già esistenti, c'è la possibilità di aumentare le volumetrie». E cioè, secondo il consigliere regionale del Pd, si consentirebbe altro consumo di suolo: «Si tratta dell'ennesima deroga che fa il paio con una legge regionale, quella sul consumo di suolo, che di deroghe ne presenta un'intera sfilza. Non a caso, da quando questa normativa è entrata in vigore, la cementificazione è aumentata». Per il relatore Giacomin, invece, «è un testo normativo equilibrato, che contempera le esigenze di tutti: economiche, del territorio e degli enti locali».


Fratelli d'Italia, però, non esclude approfondimenti: «Il progetto di legge è ispirato al buon senso e sicuramente è frutto di un buon lavoro: la maggior parte dei parcheggi delle concessionarie non è utilizzata dai clienti - ha detto il capogruppo Enoch Soranzo -. Ricordo che nel 2021 abbiamo presentato una mozione in tal senso, approvata all'unanimità. Sicuramente, c'è bisogno di una discussione più ampia e di approfondimenti normativi che rispondano alle esigenze del territorio sul fronte urbanistico, tutelando tutti gli aspetti in gioco, in primis quello ambientale: abbiamo presentato un ordine del giorno in questo senso». (al.va.) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino