VENEZIA - Bilancio della Regione Veneto, la manovra di assestamento per il 2014 se ne va quasi tutta per far fronte alle cause passate in giudicato dei lodi arbitrali di Net...
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La manovra di assestamento dei conti per il 2014 sarà esaminata martedì in una seduta congiunta delle commissioni consiliari, poi ci saranno le audizioni e a metà dicembre si andrà in aula per il voto del consiglio regionale. Tra le variazioni negative: 5 milioni di euro in meno da accise sul gas (l'inverno scorso ha fatto meno freddo o, forse, i veneti a causa della crisi hanno cominciato a riscaldarsi con parsimonia) e 6 milioni in meno dalla gestione dei canoni da demanio idrico. Ma 23 milioni in più dall'accertamento dell'evasione di Irpef e Irap. Dove si è speso meno del previsto: tassi di interesse sui mutui (risparmiati 16,5 milioni), rinvio dei programmi comunitari (10 milioni), costo del personale e indennità di missione (mezzo milione). Dove si è speso più del previsto: oltre ai lodi arbitrali di Net e Astaldi (40 milioni), formazione professionale (5,5 milioni), Sistema informatico (3 milioni), trasporto pubblico locale su ferro (2,5 milioni). Fondi in più anche per rete viaria (2 milioni), agricoltura (2 milioni), turismo (1,5 milioni), cultura (1,5 milioni).
Quanto al 2015, la giunta ha approvato martedì scorso il bilancio di previsione ma in consiglio regionale non arriverà prima di gennaio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino