Pedaggi senza aumenti nel 2015 ma rincari inevitabili dal 2016 in poi

Pedaggi senza aumenti nel 2015 ma rincari inevitabili dal 2016 in poi
TRIESTE - Assume sempre maggiore consistenza la prospettiva che per il 2015 lo Stato preveda un aumento zero dei pedaggi sulla rete autostradale di Autovie Venete. ...

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TRIESTE - Assume sempre maggiore consistenza la prospettiva che per il 2015 lo Stato preveda un aumento zero dei pedaggi sulla rete autostradale di Autovie Venete.


Lo prevede la versione più aggiornata del piano finanziario della società, certo, ma quel piano - che pure è pronto - non sarà approvato dal Governo prima del nuovo anno inoltrato. Formalmente, c’è tempo addirittura fino ad agosto.

In ogni caso la mancanza di qualsiasi aumento - che sarà sancita com’è tradizione all’ultimo momento, ossia nel giorno di San Silvestro - segue l’aumento dimezzato del 2014: dal 13% previsto dal vecchio piano per rastrellare quattrini da investire nella terza corsia A4 al 7% stabilito dal Ministero delle Infrastrutture.

È evidente, a questo punto, che se s’intenda continuare a parlare di terza corsia a Nordest, in omaggio al principio della coperta corta si renderà necessario premere con maggiore energia sull’acceleratore tariffario nel 2016 e nel 2017 (per inciso l’anno in cui al 31 marzo scadrà la concessione di Autovie). In altre parole: paghi meno oggi per pagare di più domani. Non è infatti pensabile che i sostegni statali, da soli, possano fare la differenza, pur se affiancati da un prestito da 150 milioni della Cassa depositi (oltretutto raddoppiabile).

Tutta da verificare, poi, la compatibilità fra erogazioni pubbliche dello Stato e il via libera della Commissione europea a una concessione lunga per Autovie (fino al 2038), visto che un tale risultato presupporrebbe, da parte di Bruxelles, il riconoscimento alla Spa friulgiuliana del ruolo di soggetto attivo di un servizio d’interesse economico generale (Sieg), così come previsto dall’ordinamento europeo.


Decisivo sarà l’esito della valutazione da parte della Direzione generale per la concorrenza, non trascurando tuttavia l’implicazione significativa di altre Direzioni comunitarie a cominciare da quella per il mercato interno, che pare propugnare la necessità di procedere a gara per la riassegnazione della concessione e non a proroghe di sorta. Incontri a più voci sono in calendario già in queste settimane. E fra le "più voci" figurano il Governo italiano, il Gruppo Gavio (per le autostrade dell’Ovest-Italia) e l’Autobrennero.

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Il Gazzettino