OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
MESTRE - Capitana dei carabinieri, dipendente di un’impresa funebre, medico legale, mediatrice immobiliare. Sono solo alcune delle professioni fittizie con cui una 44enne mestrina, Anna Maria Musumeci, secondo i carabinieri avrebbe raggirato (almeno) una decina di persone tra Mestre, Altavilla Vicentina, Padova e Aprilia (Latina). Le prime denunce in caserma risalgono a due anni fa, quando la donna era stata indagata con l’accusa di essersi spacciata per una capitana del Ros dei carabinieri per circuire più di qualche suo concittadino: a un 57enne aveva spillato 13mila euro facendo leva sul suo ruolo di militare, a un’altra signora, in crisi coniugale, aveva chiesto 2.500 euro per delle indagini svolte dalla sua “squadra speciale” sul conto del marito. Le vittime, una volta capito il raggiro, si erano presentate in caserma a Mestre per sporgere denuncia.
VACANZA A SBAFO
L’ultimo episodio legato a Musumeci risale a qualche giorno fa, in provincia di Latina, ad Aprilia.
I PRECEDENTI
L’agriturismo l’ha denunciata per insolvenza fraudolenta. Ma i fascicoli a carico della donna sono sul tavolo di più di una procura. Nel 2020 i carabinieri di Mestre avevano perquisito casa sua trovando anche documenti che avrebbero dovuto confermare l’appartenenza ai carabinieri e la riproduzione a colori di un tesserino di riconoscimento con tanto di logo dell’Arma e della Repubblica, matricola, timbro e firma di rilascio. Musumeci, allora, era stata denunciata per truffa, estorsione e circonvenzione di incapace. Nell’ultimo anno ci sono state almeno altri tre casi segnalati alle forze dell’ordine. Nella primavera del 2021 sarebbe tornata nel ruolo di capitana del Ros dei carabinieri: stando alla querela presentata ai militari della stazione locale, si sarebbe fatta consegnare duemila euro da un uomo sotto la promessa di mettere mano al suo profilo Sdi (in pratica ripulire il casellario da precedenti penali). Pochi mesi più tardi, a Padova, avrebbe finto di essere un medico legale in grado di fornire dei rimborsi a una coppia che aveva bisogno di importanti cure mediche per un compenso di 3mila euro. A ottobre del 2020, invece, a Mestre, avrebbe simulato di essere una mediatrice immobiliare e si sarebbe fatta dare 700 euro come caparra per una casa in affitto per poi sparire nel nulla. Tutti episodi che verranno trattati durante il processo in cui Musumeci potrà rispondere alle accuse e fornire al giudice la propria versione.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino