PADOVA - Il nonno non poteva credere ai suoi occhi: su quel piccolo incarto di caramella che teneva in mano, quattro disegni illustravano un campionario di posizioni degno del...
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Ma da nonno, che aveva comprato quelle caramelle per il suo nipotino e gliele aveva consegnate, provava soltanto un misto di enorme imbarazzo e di rabbia. Non era stato a una "festa dell'eros", ma alla Notte rosa di Abano che è una manifestazione "formato famiglia" anche se ha qualche riflesso di seduzione qua e là. E proprio durante il grande evento di sabato scorso, e che impazzava tutt'intorno, che il nonno ha comprato in un bar le caramelle per il suo nipotino. Lì per lì non si è accorto di nulla. Non era neanche facile fin che era avvolto al bon bon.
La sorpresa è arrivata al momento di buttar via la carta. «Magari erano caramelle che dovevano servire a fare degli scherzi a qualche cliente e sono finite per errore tra quelle in vendita - osserva il sindaco di Abano Luca Claudio - D'altro canto sembrano proprio quei tipi di gadget». Non è quindi il caso di scomodare il tema dei controlli: «Non è che possiamo metterci a controllare gli incarti di tutte le caramelle in vendita nei pubblici esercizi di Abano».
E non è neppure il caso di scomodare la morale o l'etica. Ci sono norme che ad esempio obbligano ad oscurare le vetrine dei sexy shop. E anche per i distributori automatici di giochini erotici che si trovano nelle stazioni di servizio, devono essere osservate delle accortezze. L'incarto "licenzioso", ma fumettistico delle caramelle non appartiene a quel tipo di oggetti. «Se è vero che è finito nelle mani di un bambino - conclude il sindaco Claudio - ma bisognerebbe sapere quanti anni ha, perché le cose cambiano, la caramella gliel'ha data un adulto. Tutto però mi sembra stia nella volontà di fare uno scherzo, che ha avuto una vittima... imprevista».
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Il Gazzettino