La beffa: la festa era stata spostata al Molinetto perchè più sicuro

La beffa: la festa era stata spostata al Molinetto perchè più sicuro
REFRONTOLO - E pensare che quel tendone lo avevano scelto proprio per stare al riparo dal maltempo. Sembra una beffa del destino, eppure è così. Maurizio Bernardi, 52enne...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
REFRONTOLO - E pensare che quel tendone lo avevano scelto proprio per stare al riparo dal maltempo. Sembra una beffa del destino, eppure è così. Maurizio Bernardi, 52enne pievigino per diverso tempo alla guida della Pro loco cittadina, da anni il 2 agosto organizza la "Festa dei omi". Una cena dedicata agli uomini nel giorno che il calendario gli riserva. «Di solito la facciamo a Solighetto -spiega- ma questa volta avevamo deciso di chiedere alla Pro loco di Refrontolo il tendone di fronte al Molinetto della Croda per stare al riparo dal maltempo. Le previsioni non erano per nulla rassicuranti e quel tendone ci pareva la soluzione migliore per non far saltare la cena e stare protetti da un’eventuale pioggia. Chi poteva pensare che andasse a finire così?». Di certo nessuno dei novanta partecipanti: uomini di ogni età dei paesi del Quartier del Piave. Da Pieve a Refrontolo, fino a Sernaglia e Farra oramai quel gruppo era composto da habituè che per nulla al mondo si sarebbero persi quell’appuntamento divenuto negli anni una tradizione. «Era un modo per stare in compagnia, una cena come molte altre -prosegue Bernardi- e così era anche sabato. Anche quando si è alzato il vento e ha iniziato a piovere la situazione non ci è parsa preoccupante». E infatti il problema non era lì. Era a monte. In quella bomba d’acqua che di lì a poco gli sarebbe piombata addosso.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino