VENEZIA - Solito copione. C'è un'elezione e, come capita da anni (e non è mai stato ancora risolto) soprattutto a Chioggia tra i dipendenti Actv,...
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Di fronte ad un durissimo lavoro come quello di dividere il no e il sì nelle schede, i sindacati hanno manifestato al Prefetto anche l'intenzione dei lavoratori di stare a casa, nei due giorni successivi al referendum come recupero riposo. Punto e a capo. All'azienda è toccato così fare i salti mortali per garantire il servizio. I collegamenti maggiormente coinvolti sono le linee di navigazione (2, 3, 6 e 10); l'intero servizio automobilistico di terraferma con occasionali salti di corsa, e soprattutto quello urbano di Chioggia. Addirittura rimarranno chiusi per tre giorni altrettanti sportelli di biglietteria: al Tronchetto, alla stazione di Mestre e a San Zaccaria-Monumento.
«In un anno, con tre tornate elettorali - sentenzia il direttore Giovanni Seno - abbiamo speso 500mila euro in sostituzioni».
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Il Gazzettino