In centomila con il naso all'insù per i foghi del Redentore

In centomila con il naso all'insù per i foghi del Redentore
VENEZIA - Venezia ha rivissuto nel bacino di San Marco la "notte famosissima" del Redentore, uno spettacolo a cui hanno assistito centomila persone. Alcune migliaia di barche si...

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VENEZIA - Venezia ha rivissuto nel bacino di San Marco la "notte famosissima" del Redentore, uno spettacolo a cui hanno assistito centomila persone. Alcune migliaia di barche si sono date appuntamento tra Piazza San Marco e l'isola di San Giorgio per una cena condivisa sull'acqua in attesa dei fuochi d'artificio che da prima della mezzanotte e per circa un'ora hanno illuminato la città. Per la prima volta la festa è stata "condivisa" con la terraferma del capoluogo lagunare, con spettacoli pirotecnici diffusi anche a San Giuliano (Mestre) e Fusina (Marghera).








Decine di migliaia di persone - secondo una prima stima dei vigili urbani - si sono recate a Piazza San Marco e nelle rive adiacenti al bacino per assistere allo spettacolo. Tra le novità introdotte dalla nuova amministrazione comunale appena insediata, oltre alla festa diffusa, anche la presenza di un traghetto gratuito dedicato ai portatori di disabilità.



Nel pomeriggio - in omaggio alla tradizione plurisecolare - sono iniziati i riti religiosi con la messa in opera e l'attraversamento del ponte su barche per raggiungere dalle Zattere la chiesa votiva del Redentore, firmata da Andrea Palladio, con il Patriarca, mons. Francesco Moraglia, accompagnato dalle massime autorità locali a cominciare dal sindaco Luigi Brugnaro. Un momento per ricordare anche i danni provocati dal tornado in Riviera del Brenta. Brugnaro ha espresso ai cittadini delle località colpite la vicinanza della città che «porta in cuore il loro desiderio di ritornare velocemente alla vita normale di tutti i giorni».







La festa è proseguita per tutta la notte e, come da tradizione, si è chiusa all'alba, specie per i più giovani, con bagni in mare al Lido. Nel pomeriggio, invece, spazio ai 'signori' e 'signore' del remo con regate su imbarcazioni tipiche della laguna veneziana. Con la festa del Redentore si ricorda la fine della terribile peste che colpì la città nel 1577.
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Il Gazzettino