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La Regione Veneto ha segnalato all'Inps 7.500 destinatari di Reddito di cittadinanza (RdC) per i quali è stata ravvisata una presunta violazione. Lo rileva l' assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan, la quale annuncia che «si è in attesa di segnalarne altri 900. Il reddito di cittadinanza si dimostra un fallimento. Non è certo lo strumento più indicato per accompagnare verso il mondo del lavoro e traghettare fuori dalle condizioni povertà. Fin dall'inizio la Regione del Veneto ha sempre ritenuto che gli strumenti idonei siano politiche attive per il lavoro e l'inserimento occupazionale ma ci siamo attenuti alla legge. Abbiamo dovuto constatare che una volta fatta la legge qualcuno ha subito trovato l' inganno, puntando su un sistema debole di controllo».
Dai dati di Veneto Lavoro al 23 marzo 2022, i percettori di RdC in carico ai Centri per l'impiego veneti erano complessivamente 12.808.
I percettori di RdC che risultano ad oggi occupati, dopo aver stipulato e successivamente concluso un Patto per il Lavoro, sono circa 2.200, il 28% di quanti hanno terminato il Patto per il Lavoro. Secondo i dati Inps, nel 2021 i nuclei familiari percettori di almeno una mensilità di Reddito di Cittadinanza sono stati in Veneto 40.124, per un totale di 88.229 persone coinvolte, con un importo medio mensile di 446,80 euro.
A febbraio 2022 hanno percepito il RdC 40.303 persone appartenenti a 19.324 nuclei familiari, di cui: 8.968 persone in provincia di Verona, 8.056 in provincia di Padova, 7.980 di Venezia, 5.702 di Vicenza, 5.558 di Treviso, 3.191 di Rovigo e 848 di Belluno. L'importo medio più elevato si registra a Rovigo con 537,75 euro mensili, il più basso a Belluno con 479,44 euro, per una media regionale di 525,81 euro.
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