Reati tributari, peculato e riciclaggio: confiscati beni per tre milioni di euro

A seguito delle condanne di sette persone la Guardia di finanza ha recuperato l'equivalente dell’ammontare dei proventi dei reati

Guardia di finanza di Treviso
TREVISO - Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso, su delega della Procura della Repubblica presso il locale Tribunale, hanno dato esecuzione a sette distinti...

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TREVISO - Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso, su delega della Procura della Repubblica presso il locale Tribunale, hanno dato esecuzione a sette distinti provvedimenti di confisca di beni, per un importo complessivo di circa 3 milioni di euro, in seguito alla condanna definitiva di altrettante persone, per reati tributari, contro il patrimonio e l’amministrazione della giustizia. I beni confluiti nel patrimonio dello Stato consistono in 25 fabbricati, 27 terreni, 7 veicoli, 2 partecipazioni societarie e disponibilità finanziarie. In dettaglio, i reati passati in giudicato sono, in quattro casi, l’omessa dichiarazione dei redditi ai fini delle imposte dirette e dell’I.V.A.; in un altro caso, l’omesso versamento dell’Iva; infine, in due casi, sono giunti a sentenza definitiva rispettivamente i reati di riciclaggio e di peculato.

Con le condanne, sono state inflitte pene per complessivi 114 mesi di reclusione, diversamente distribuiti tra gli indagati secondo la gravità dei reati: si va da un minimo di 4 mesi a un massimo di 2 anni. In merito ai beni confiscati, i finanzieri del Gruppo Treviso hanno cautelato, per quanto riguarda i fabbricati, abitazioni residenziali con relative pertinenze, magazzini e depositi, quasi tutti ubicati nella Marca, fatta eccezione per un immobile in provincia di Venezia. Tra i veicoli, spiccano una Bmw e un’Alfa Romeo di recente immatricolazione, oltre a una motocicletta Guzzi. L’intervento della Guardia di Finanza di Treviso, in sinergia con la locale Procura della Repubblica, dimostra che i responsabili delle condotte illecite, con evidenti vantaggi patrimoniali, vengono perseguiti non solo con pene, ma anche privandoli dei beni nella loro disponibilità, in misura equivalente all’ammontare dei proventi dei reati.

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Il Gazzettino