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TRIESTE - Ha aggredito verbalmente e fisicamente, senza apparente motivazione, l'operatrice sanitaria che gli aveva appena somministrato la terapia serale. Poco dopo si è scagliato contro gli operatori che cercavano di aiutarlo. Mentre li minacciava di morte ha preso di mira un'operatrice che è stata spinta contro il muro procurandole un trauma alla spalla e a una mano.
È accaduto, come denunciano i sindacati Fials, Cgil e Cisl, il 5 gennaio al Centro di salute mentale (Csm) di via Gambini a Trieste.
«Le manifestazioni di aggressività verso gli operatori sanitari stanno assumendo dei contorni sempre più preoccupanti - osservano i sindacati - Il personale di tutte le strutture aziendali dev'essere messo nelle condizioni di poter svolgere le proprie attività senza il timore di essere aggredito, proprio per questo è necessario porre in essere tutte le azioni utili a evitare il ripetersi di queste spiacevoli situazioni». Intanto, come comunicato dall'Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina, all'ospedale di Cattinara a Trieste è stata potenziata la sorveglianza del pronto soccorso, con attivazione della guardia notturna. Misura che i sindacati accolgono «favorevolmente», confidando che «possa costituire un deterrente» contro le aggressioni.
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