STRA - Una famiglia qualunque, con pensieri di tutti i giorni: il bambino, la scuola, il lavoro, il mutuo, la spesa. Una routine spezzata in un amen, solo per aver ospitato...
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L'IRRUZIONE
E così, domenica notte, è partito l'assalto. Alle due il 29enne, insieme a un 24enne romeno, ha sfondato la porta di casa della coppia con in mano una pistola semiautomatica (poi risultata rubata a Vicenza in gennaio), ha ripreso con sé la donna ed è scappato nel Trevigiano, a Mogliano. Nel frattempo, la coppia, che si era chiusa in camera con il figlio per chiamare i carabinieri, aveva già lanciato l'allarme. Quasi surreale la telefonata arrivata in mattinata dalla donna agli amici: «Scusateci, ci sono stati un po' di problemi ma vi risarciremo i danni, promesso». Promesso o no, l'inchiesta dei carabinieri ormai era già partita, e lunedì sera è scattato il blitz al b&b in cui si era nascosto Makai con la donna. La 29enne, però, ha negato il sequestro di persona e i militari hanno potuto procedere solo per i reati della detenzione illegale dell'arma da fuoco e violenza privata. Accuse che sono valse al giovane albanese un patteggiamento a 2 anni di reclusione, senza condizionale, visti i suoi numerosi precedenti. L'indagine dei carabinieri non finisce qui: i militari stanno cercando di capire in che genere di affari potesse essere coinvolto Makai e che ruolo ricoprisse la giovane romena. Perché, soprattutto, abbia deciso di coprire l'atteggiamento dell'uomo, se per paura o per affetto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino