TREVISO - Assalto in villa nella notte: imprenditore trevigiano legato e rapinato insieme alla compagna a Jochberg, in Tirolo (Austria). Il fatto risale al 2 novembre del 2013 ma...
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La squadra Mobile di Treviso ha arrestato oggi tre marocchini ritenuti i responsabili della rapina in villa, un quarto marocchino è stato invece ammanettato a Imperia.
La Polizia Federale del Tirolo, nell'ambito dell'accordo sulla cooperazione di Polizia, aveva chiesto alla Mobile di Bolzano un supporto investigativo sull'assalto da parte di 4 banditi, tutti travisati ed armati di coltelli, che,in piena notte, hanno fatto irruzione all'interno di una villa dove si trovavano un facoltoso imprenditore trevigiano e la sua compagna.
I malviventi si erano impossessati di una ingente somma di denaro dopo avere imbavagliato e legato le vittime. In considerazione dell'origine veneta della vittima, la Mobile di Bolzano ha chiesto supporto ai colleghi trevigiani che hanno avviato gli accertamenti concentratasi soprattutto sulla vita privata della compagna dell'imprenditore. Nel frattempo le indagini tecnico-scientifiche eseguite dalla Polizia Criminale di Innsbruck hanno permesso di raccogliere elementi che indicavano il possibile coinvolgimento della donna, sospettata di avere ideata la rapina con la complicità di alcuni dei suoi familiari, tutti di origine magrebina.
Il quadro accusatorio raccolto ha permesso di richiedere ed ottenere l'emissione di 4 mandati di arresto europei che sono stati eseguiti dalle squadre Mobile di Treviso, di Bolzano ed Imperia con il supporto della Polizia Criminale del Tirolo. Tre degli indagati risiedono nella provincia di Treviso ed una nella provincia di Imperia. Sono tutti accusati di rapina aggravata e sequestro di persona. Le perquisizioni effettuate hanno permesso, inoltre, di rinvenire e sequestrare documentazione ed oggetti vari, ritenuti utili ai fini dell'indagine. I quattro stranieri, dopo le valutazione dell'autorità giudiziaria veneziana, verranno estradati in Austria per essere sottoposti a procedimento penale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino