Cartura. Rapina in villa, è caccia al basista: i banditi sapevano dove cercare

Gli inquirenti stanno passando al setaccio le immagini delle telecamere installate in paese

CARTURA (PADOVA) - I quattro banditi dell'assalto in villa a Cartura sapevano dove trovare il bottino. L'abitazione di via Comungrande non è stata messa a...

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CARTURA (PADOVA) - I quattro banditi dell'assalto in villa a Cartura sapevano dove trovare il bottino. L'abitazione di via Comungrande non è stata messa a soqquadro. Segno di come i malviventi siano stati bene imboccati dal loro informatore. I carabinieri, in queste ore, stanno infatti dando la "caccia" al basista. L'uomo che avrebbe un contatto diretto con la banda di nordafricani armati di cacciavite e taglierino.

Le indagini

Gli inquirenti, coordinati dal pubblico ministero Marco Brusegan, stanno passando al setaccio le immagini registrate da alcune telecamere della videosorveglianza installate in paese e nelle strade attorno alla villa. Forse qualche occhio elettronico ha immortalato il passaggio dei quattro banditi. Ma i carabinieri stanno anche controllando i telefoni cellulari, agganciati dalla cella telefonica che serve quell'area di Cartura. Una volta individuati potranno anche accedere ai tabulati. È possibile che dietro a qualche utenza si nasconda un bandito o il basista. Intanto l'auto Y10, con cui sono fuggiti i banditi, e ritrovata abbandonata in un campo a Maserà, è stata posta sotto sequestro. Gli inquirenti la stanno analizzando alla ricerca di eventuali indizi, come il Dna, che possano portare a incastrare i malviventi.

I fatti

I quattro nordafricani sono penetrati nella villa dopo l'ora di cena. Armati di cacciavite e un taglierino hanno minacciato Roberto Martello di 68 anni, la moglie Margherita e il figlio Thomas di 39 anni. Con un pentolino di rame hanno anche pestato padre e figlio. Poi, a colpo sicuro, hanno staccato un quadro dal muro che nascondeva la cassaforte. Con un flessibile l'hanno aperta e hanno rubato i gioielli custoditi all'interno per un valore di 3 mila euro. Arraffato il bottino sono fuggiti a bordo della Lancia Y10 di proprietà della moglie Margherita.

«Sicurezza, valore non negoziabile»

«Rivolgo i più sinceri auguri di pronta guarigione alla famiglia Martello di Cartura, in provincia di Padova, vittima l'altra sera di attimi di terrore e violenza a causa di una rapina subita in casa. Sono eventi traumatici che hanno un impatto profondo sulle vittime e sui loro familiari. I miei pensieri vanno alle vittime di questa violenza e spero che possano ricevere il sostegno, l'affetto e l'assistenza di cui hanno bisogno per affrontare questi momenti difficili. Spero che possano trovare la forza per superare questa esperienza e tornare alla normalità il prima possibile». Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, esprime la sua solidarietà ai componenti della famiglia Martello di Cartura, due genitori e il figlio, vittime sabato notte di una violenta rapina. «Ringrazio sin da ora gli inquirenti, che sono al lavoro per cercare d'arrivare a chiudere il cerchio sui responsabili. La sicurezza è un valore assolutamente non negoziabile. Auspico che i responsabili possano essere individuati al più presto; l'attività di repressione deve essere accompagnata anche con un'intensa prevenzione di questi reati, che in passato erano stati una vera piaga per Nord Italia. È un investimento importante nella legalità, nella sicurezza pubblica e nella qualità della vita delle comunità locali». 

 

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Il Gazzettino