Marcon. Rapina al Valecenter, la collega della commessa in ostaggio: «Prendete me, non lei»

Giorgia piangeva, era distrutta, così i rapinatori hanno preso Federica, l'altra commessa

MARCON (VENEZIA) - «Mia sorella mi ha chiamato piangendo, mi ha raccontato quello che è successo, è ancora molto scossa, spero di vederla presto»....

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MARCON (VENEZIA) - «Mia sorella mi ha chiamato piangendo, mi ha raccontato quello che è successo, è ancora molto scossa, spero di vederla presto». Francesca Endrizzi, sorella di Giorgia, commessa nella gioielleria presa di mira dai rapinatori al centro commerciale Valecenter di Marcon, Gioielli di Valenza, è fuori dall'uscita da dove, poche ore prima, sua sorella è stata trascinata fuori dai rapinatori, che l'hanno presa in ostaggio. Sta aspettando, insieme alla mamma, che i carabinieri finiscano di interrogare i commessi presenti all'interno della gioielleria.

LA PAURA

«Erano almeno cinque persone, sono entrati e hanno puntato le armi contro Giorgia e le sue colleghe. Hanno preso mia sorella per il collo e hanno cominciato a trascinarla fuori. Lei ha cominciato a piangere, mi ha detto che pensava di stare per morire. Una sua collega ha gridato ai rapinatori di prendere lei al posto di Giorgia, così l'hanno lasciata andare e sono usciti con l'altra ragazza. L'hanno lasciata seduta a fianco della macchina mentre caricavano la refurtiva e sono scappati». Francesca racconta di aver saputo della rapina in corso e del rischio corso dalla sorella e dai colleghi per caso: «Ero a casa tranquilla quando mi chiama un amico che mi chiede se mia sorella lavorasse ancora al Valecenter nella gioielleria. Quando gli ho detto di sì mi ha girato dei video e delle foto che stavano girando nelle chat dei dipendenti. Si vedeva mia sorella, all'esterno del negozio, con un rapinatore col passamontagna che la teneva per il collo. Praticamente ho saputo dai social e dai media che mia sorella aveva rischiato la vita». Francesca si è precipitata al Valecenter: «Dentro con lei c'è il compagno di mia sorella, che però è venuto in scooter, quindi sono qui per riportarla a casa perché è troppo scossa per guidare».

LA FUGA

Dopo aver parlato con la sorella e con i Carabinieri, che scortano Giorgia da un'uscita secondaria, Francesca ha l'espressione ancora più scura di prima: «Mia sorella non se la sente di parlare ora. Vogliamo solo riportarla a casa». Un altro collega di Giorgia racconta i momenti di concitazione della rapina, durata pochi secondi: «Erano in cinque, uno ha preso Giorgia e ha detto alla collega, Federica, di aprire tutte le teche. Hanno caricato la merce nei sacchi, sono usciti ma dopo poco Giorgia ha cominciato a piangere, era distrutta, così hanno preso Federica, l'hanno lasciata fuori e sono scappati». Una serata da incubo per i commessi della gioielleria Di Valenza, che sono rimasti fino a sera inoltrata all'interno del negozio. «Noi non eravamo nemmeno in servizio», dicono altri colleghi di Giorgia e Federica, «ma siamo corsi qui quando ci hanno detto che cosa era successo. Stiamo aspettando che i Carabinieri finiscano di interrogarle. L'importante è che stiano bene, siamo veramente sconvolti per quello che è successo, stiamo ancora tremando». 

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Il Gazzettino