Rapinatore in treno bloccato da agenti Polfer: li offende, li prende a calci e pugni, gli sparano col taser per fermarlo

Agente Polfer Padova spara un dardo per bloccare esagitato
PADOVA - Non aveva il biglietto e non voleva né pagarlo né consegnare i documenti al controllore, senza contare che era riuscito anche a rubare del denaro dal...

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PADOVA - Non aveva il biglietto e non voleva né pagarlo né consegnare i documenti al controllore, senza contare che era riuscito anche a rubare del denaro dal borsello della capotreno. Sul treno, così, è dovuta intervenire la polizia ferroviaria: gli agenti, alla fine, hanno dovuto utilizzare il taser contro l'aggressivo straniero, un polacco, che è stato arrestato.


L'allarme è stato lanciato giovedì dalla centrale operativa compartimentale della Polfer di Venezia che ha chiesto l'intervento della Polfer di Padova per una persona aggressiva all'interno di un treno.

IL FATTO
La segnalazione è arrivata dalla capotreno, la quale cercava aiuto per allontanare un giovane che, alla richiesta di mostrare il biglietto, le ha detto senza troppi problemi che non ce l'aveva. L'uomo si è mostrato particolarmente aggressivo e molesto non solo verso di lei, ma anche verso il resto dei viaggiatori.
Lo straniero, inoltre, è stato scoperto dalla capotreno a rubarle soldi dal suo portafogli custodito nella carrozza. L'intervento dei poliziotti è stato tempestivo e il violento è stato accompagnato negli uffici della Polfer a Padova.
Qui il viaggiatore irregolare ha cominciato ad offendere gli agenti, manifestando un atteggiamento sempre più aggressivo. Prima sono volate provocazioni, poi spinte, calci e pugni agli operatori della polizia.
Trentenne, originario della Polonia, già condannato per rapina con sentenza passata in giudicato, è stato accompagnato in Questura. Qui l'uomo ha continuato a mantenere un comportamento violento.
Si è infatti opposto alle procedure di identificazione continuando a inveire contro i poliziotti, arrivando a sollevare una parte del mobile con il dispositivo per acquisire le impronte con l'intento di scagliarlo contro di loro. Visto che non c'era alcun altro modo di ridurlo a più miti consigli, un agente si è visto costretto a sparare un dardo con la pistola elettrica per scongiurare ulteriori aggressioni. L'uomo è stato arrestato per furto aggravato in flagranza e resistenza a pubblico ufficiale.

LA BATTAGLIA
Il sindacato di polizia Fsp, da tempo cavalcava il tema della necessità di dotare anche gli agenti della Polfer di taser.
A parlare è il segretario provinciale Luca Capalbo. «L'adozione della pistola elettrica per la polizia ferroviaria era alla base della nostra attività sindacale. Avevamo già previsto che l'aumento dei reati, anche nelle stazioni, avrebbe comportato la necessità di utilizzare un'arma non letale come il taser. Si tratta di uno strumento fondamentale. E altre dotazioni dovrebbero essere concesse sia per i servizi di ordine pubblico che nel supporto dell'attività di polizia antiterrorismo. Solo con gli strumenti adeguati riusciamo a garantire agli operatori la possibilità di lavorare in sicurezza».


Capalbo conclude: «Ormai sembra un mantra, ce lo ripetiamo sempre. Chi è in divisa è costantemente un bersaglio, quindi, più strumenti riusciamo a dare agli agenti, come è successo col taser, e più riusciamo farli lavorare bene e soprattutto con serenità. Quello che più ci spaventa è la mancanza di serenità». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino