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TREVISO - In meno di 48 ore i carabinieri di Treviso hanno stretto il cerchio attorno ai due rapinatori che mercoledì scorso hanno assaltato la tabaccheria di Stefano Fanton, in viale Monfenera. Le indagini hanno portato i militari a oltrepassare i confini della provincia: giovedì sera, infatti, è stato arrestato a Marghera un uomo di 45 anni per evasione dagli arresti domiciliari che doveva scontare a Roma. E ieri mattina è stato processato per direttissima. Era ospitato a casa da un altro uomo, anche lui 45enne, sottoposto a regime di sorveglianza speciale. A entrambi sono stati sequestrati alcuni indumenti: verranno confrontati con quelli indossati dai rapinatori della tabaccheria. Il sospetto che siano stati loro è forte. E confermato anche dal procuratore di Treviso, Marco Martani: «È stato arrestato un soggetto nel veneziano per evasione. Noi stiamo indagando a piede libero per la rapina di viale Monfenera. Il sequestro degli indumenti potrebbe permetterci di contestare all’arrestato e al complice anche quel colpo». Non solo: le indagini portate avanti dai carabinieri di Treviso a carico dei due malviventi sembrano aver portato ad accostare i due 45enni ad altri colpi messi a segno in provincia di Treviso, ma sul punto vige ancora il massimo riserbo.
IL COLPO
Di certo c’è che l’azione nei confronti di Stefano Fanton è stata violenta. Il raid è avvenuto intorno alle 14. I due malviventi hanno fatto irruzione nel negozio vestiti di nero e con i caschi in testa per nascondere il volto. Uno aveva in mano una lama con cui ha minacciato il titolare. Poi Fanton, 58 anni, è stato scaraventato a terra: mentre uno dei banditi lo teneva fermo, l’altro ha ripulito la cassa infilandosi in tasca circa 600 euro.
IL RACCONTO
Il giorno dopo la rapina, nonostante i dolori, Fanton è ritornato in tabaccheria per caricare il distributore automatico. «Sto male, ho una costola incrinata e un bernoccolo in testa - ha detto Fanton - I medici mi hanno dato 15 giorni di prognosi e mi hanno raccomandato di stare a riposo. Terrò chiuso per qualche giorno. Devo riprendermi e cercare di dimenticare l’assalto di quei due individui. Uno mi ha tenuto a terra premendomi il ginocchio sulla schiena, l’altro ha portato via 600 euro dalla cassa, tutto quello che avevo guadagnato nella mattina». Dieci anni fa aveva subito un’altra rapina: «Ma non era stata violenta come questa». Ora la svolta: i due malviventi che lo hanno picchiato hanno le ore contate.
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