Tentata rapina alla sala slot, mostra la pistola nella giacca: «Metti i soldi nella busta»

Tentata rapina alla sala slot, mostra la pistola nella giacca: «Metti i soldi nella busta»
SACILE - Aveva fatto perdere le proprie tracce dopo aver tentato di mettere a segno una rapina alla sala slot "Las Vegas Gold" di San Giovanni del Tempio di...

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SACILE - Aveva fatto perdere le proprie tracce dopo aver tentato di mettere a segno una rapina alla sala slot "Las Vegas Gold" di San Giovanni del Tempio di Sacile, ma sono bastati pochi giorni agli investigatovi di Sacile per scoprire che A.M., 50 anni, si era rifugiato nella casa dei genitori a Mercato San Severino, in provincia di Salerno. Con la collaborazione della Stazione del posto e su disposizione del giudice per le indagini preliminari Francesca Ballore del Tribunale di Pordenone, è stata eseguita la misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla PG. Inoltre, durante la perquisizione è stata sequestrata una riproduzione di un’arma semiautomatica di un modello simile alla Beretta 92 senza tappo rosso. Da oggi il 50enne dovrà recarsi quotidianamente allaa Stazione di Mercato San Severino.

La pistola nera nella tasca della giacca

Era la sera del 25 gennaio scorso. Senza dare alcun sospetto, l'uomo, assiduo frequentatore di sale slot, entrava in quella sacilese di San Giovanni del Tempio. Nessun sospetto su di lui. Una volta entrato, aveva ordinato e consumato un caffè. Dopo aver sorseggiato la bevanda calda è entrato in azione, passando una busta di plastica nera alla dipendente di nazionalità cinese, intimandole di metterci dentro i soldi. Una frazione di secondi e una paura diventata altissima, quando l'uomo apre la giacca e mostra la pistola nera. In quel momento l'arrivo nella sala di un altro dipendente, alla vista del quale il malvivente sembra quasi rinunciare all’azione intrapresa, riprendendosi la busta di plastica che poco prima aveva porto alla donna, alla quale ha detto di non dire a nessuno quello che è successo. A lanciare l'allarme gli stessi dipendenti del locale. Tempestivo l'arrivo dei Carabinieri di Sacile, che si sono messi subito sulle tracce del malvivente, già in fuga.

Dall'indagine: un colpo studiato

L’indagine avviata dall’aliquota operativa di Sacile, consistita nell’ascolto di testimoni, visioni di telecamere ed esecuzione di perquisizioni, ha consentito di ricostruire e identificare l’autore del delitto. In particolare è stato accertato che l’uomo, che risulta essere appassionato frequentatore di sale gioco, il lunedì prima si era intrattenuto all’interno della sala slot “Las Vegas Gold” per diverso tempo, senza giocare, osservando il sistema di video sorveglianza dell’attività d’intrattenimento e le abitudini dei dipendenti. Era poi tornato nella serata di giovedì per mettere a segno la rapina. Gli elementi probatori raccolti dai carabinieri hanno consentito al Sostituto Procuratore della Repubblica di Pordenone, dott. Andrea Del Missier, di richiedere al giudice il provvedimento restrittivo emesso il 16 febbraio scorso. In seguito alla tentata rapina A. M. non ha più fatto rientro a Colle Umberto e ha fatto perdere le proprie tracce fino al ritrovamento nella casa dei genitori a Mercato San Severino (SA).

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Il Gazzettino