VILLAFRANCA DI VERONA (VERONA) - Quando i carabinieri, intervenuti dopo la richiesta di aiuto di tre ragazzi rapinati in un parco, lo hanno bloccato, gli hanno trovato addosso un affilato rasoio da barbiere e i cellulari e portfogli delle vittime. Lui però, un 28enne di nazionalità italiana, ha cercato in ogni modo di opporsi al controllo, tanto da essere trasferito in ospedale dopo essere stato dichiarato in arresto.

La ricostruzione

La vicenda risale al pomeriggio del 20 giugno, venerdì. Al 112 arriva la telefonata di tre ragazzi. Dicono che poco prima, al parco di via Magenta a Villafranca di Verona, sono stati avvicinati da un giovane che li ha minacciati riuscendo a rapinarli dei telefoni cellulari e dei portafogli. Forniscono una descrizione dettagliata del rapinatore e i militari, che confluiscono in zona con diverse pattuglie, poco dopo fermano per strada un uomo corrispondente alla descrizione. Alla vista delle divise però si mostra agitatissimo, non vuole essere identificato, men che meno perquisito. Viene bloccato e addosso gli trovano gli oggetti descritti dalle tre vittime, ma anche un affilato rasoio da barbiere, potenzialmente molto pericoloso. Tutto il materiale viene sequestrato e l'uomo - che sarà poi identificato in un 28enne italiano - viene trasferito in caserma. Nel tragitto però continua a essere incontrollabile ed è necessario far intervenire un'ambulanza e portarlo al pronto soccorso per un controllo. Una volta dimesso verrà formalizzato l'arresto per i reati di rapina, porto abusivo d’armi e resistenza a pubblico ufficiale. Il 28enne si trova ora nel carcere di Montorio in attesa dell'udienza di convalida.

(foto d'archivio)