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BELLUNO - «Ciao ragazzi, vorremmo girare un video musicale, potrebbe interessarvi partecipare?»: con questa scusa due giovani sui 25 anni hanno fermato un gruppetto di tre minorenni che ieri pomeriggio, 9 marzo, stava passeggiando sulla passerella che si trova in fondo al parcheggio dietro al palazzetto De Mas. Erano diretti a Cavarzano dove uno dei tre aveva appuntamento dal barbiere e gli amici lo stavano accompagnando. Uno di loro aveva al guinzaglio un golden retriver e stava approfittando per far fare due passi anche all'animale. Ma il pomeriggio che si prospettava tranquillo e rilassante, in compagnia degli amici, in un attimo è diventato un incubo.
LA FURIA
Alla curiosa richiesta dei due 25enni, i tre si sono fermati. Ma non c'era nessun video musicale da girare: il tono dei due è diventato da amichevole a minaccioso. «Dateci i cellulari», ha intimato il più grande dei due. In pochi secondi i tre hanno realizzato di avere di fronte due pericolosi sbandati, per altro non esattamente in sè e con due bottiglie in mano. Uno dei tre aggrediti, quello con il cane al guinzaglio, ha fatto in tempo a scappare e lanciare l'allarme al 113. Il secondo ha avuto qualche difficoltà a liberarsi dai pugni e calci, ma alla fine è riuscito, il terzo è stato derubato del cellulare, della felpa e sbattuto varie volte contro la rete di recinzione.
I SOCCORSI
La centrale della Questura, appena ricevuta la chiamata del giovane che per primo era riuscito a scappare, ha mandato sul posto una pattuglia e un agente ha provato ad inseguire la coppia di aggressori.
L'IDENTITÀ
Grazie ai dettagli forniti dalle vittime sugli aggressori, la polizia sarebbe già sulle tracce di quello fuggito, un volto noto che ora dovrà rispondere di lesioni e rapina. «Un grande spavento», ha detto il ragazzo che ieri è riuscito a lanciare l'allarme salvando anche i suoi amici. Resta il fatto che un pomeriggio di serenità di colpo ha rischiato di trasformarsi in dramma. Del pericolo legato alla microcriminalità si era già interessato anche il prefetto che proprio per prevenire atti di teppismo urbano, prevaricazione e minacce aveva istituito il Comitato per l'ordine e la sicurezza coordinando una serie di misure con le forze dell'ordine.
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Il Gazzettino