Rapinato della papalina a Carnevale, giovane assolto: «Era solo uno scherzo»

Papa Francesco
VENEZIA - Era accusato di aver rapinato un turista, vestito da Papa in occasione del Carnevale, sottraendogli il copricapo per poi colpirlo con un pugno dopo essere stato...

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VENEZIA - Era accusato di aver rapinato un turista, vestito da Papa in occasione del Carnevale, sottraendogli il copricapo per poi colpirlo con un pugno dopo essere stato bloccato. Simone Gritti, 23 anni, residente a Sant'Elena, è stato però assolto dal giudice penale Enrico Ciampaglia, perché il fatto non sussiste, a conclusione di un processo nel corso del quale è riuscito a dimostrare che si era trattato soltanto di uno scherzo, e il pugno era stata la legittima reazione ad una forte stretta al collo da parte del proprietario della papalina sottratta.


Si è concluso così il processo relativo ad un episodio verificatosi nel febbraio del 2020 in campo San Giacometto, a Venezia. Gritti, assieme ad un amico, chiese di farsi una foto con il "Papa", per poi afferrare la papalia e darsi alla fuga. 


IL PUGNO
Il turista, un sessantenne vicentino, residente a Milano, si mise all'inseguimento e riuscì a bloccare il giovane, rimediando un pugno all'altezza dell'occhio sinistro. 
Nei giorni successivi decise di sporgere querela e, a conclusione delle indagini preliminari, Gritti è stato citato a giudizio dalla procura. 
Nel corso del processo la difesa dell'imputato, rappresentata dall'avvocato Antonio Alessandri, ha ricostruito i fatti in maniera diversa, sostenendo che si era trattato di uno scherzo e che il giovane non era fuggito, ma si era messo a ballare a poca distanza, con la papalina in testa. Per poi precisare che il pugno era stato un atto difensivo, a fronte del "Papa" che gli aveva stretto il collo.
Lo stesso sessantenne, a domanda specifica della difesa, ha risposto di non poter escludere che la papalina gli fosse stata presa per scherzo.

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Il Gazzettino