Armato di coltello rapina un panificio: arrestato uno studente di 16 anni

Uno studente di 16 anni ha rapinato un panificio a Vittorio Veneto venendo poi arrestato durante la fuga
VITTORIO VENETO Rapinatore a 16 anni. Entra in panificio e punta un coltello con 20 centimetri di lama contro la cassiera. «Dammi i soldi». Ottenuto il bottino (circa...

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VITTORIO VENETO Rapinatore a 16 anni. Entra in panificio e punta un coltello con 20 centimetri di lama contro la cassiera. «Dammi i soldi». Ottenuto il bottino (circa 380 euro) scappa sperando di farla franca ma viene inseguito e fermato un carabiniere fuori servizio e da altri due gendarmi improvvisati: un negoziante e un residente, che lo trattengono fino all’arrivo delle pattuglie dell’Arma. E così per il baby rapinatore scatta l’arresto. L’ennesimo episodio di criminalità che ha per protagonista un giovanissimo è andato in scena ieri sera alle 19.30 a Vittorio Veneto. Il ragazzo, italiano, del posto e incensurato, ha agito a colpo sicuro. Prendendo di mira il panificio di via Canova, di cui evidentemente conosce bene i movimenti perchè al momento di farsi consegnare l’incasso ha intimato di volere tutti i soldi. Non solo quelli custoditi nella cassa, ma anche quelli nascosti altrove. 


LA RAPINA

Il ragazzino è entrato verso le 19.30, tutto vestito di nero e con la mascherina calata sul volto: un travisamento “artigianale” nella speranza di non rendersi riconoscibile. In tasca aveva un coltello da cucina con 20 centimetri di lama, che ha rivolto verso la commessa. Dammi i soldi» - le ha detto, deciso a uscire di lì con le tasche piene. La scelta dell’orario non sembra casuale: colpendo a ridosso dell’orario di chiusura mirava probabilmente all’intero incasso di giornata. Una volta arraffato il bottino, ha raggiunto l’uscita, ignaro che il titolare del negozio di fronte avesse assistito all’intera scena. Al 16enne non è rimasto che mettersi a correre. Il commerciante è uscito in strada insieme alla moglie gridando al ragazzino di fermarsi. Le urla hanno richiamato i rinforzi: è intervenuto infatti anche un carabiniere fuori servizio che abita nei paraggi.

 
L’INSEGUIMENTO

I tre si sono lanciati all’inseguimento del giovanissimo. Sono riusciti ad acciuffarlo e a consegnarlo ai carabinieri intervenuti sul posto nel giro di qualche minuto. Addosso il ragazzino aveva coltello e bottino. Colto con le mani nel sacco, è stato arrestato in flagranza e portato in comando, dove sono stati avvertiti i genitori, e poi riaccompagnato a casa, da cui al momento non potrà muoversi se non per andare a scuola. Il gip del tribunale dei minori di Venezia ne ha disposto infatti la permanenza in casa come misura cautelare: l’equivalente degli arresti domiciliari. Quello di ieri è l’ennesimo, inquietante, atto criminale commesso da un giovanissimo della Marca. Soltanto un mese fa a Castelfranco un 15enne aveva puntato il coltello alla schiena di un 14enne per farsi consegnare lo smartphone. Baby rapinatori solitari ma anche gang che negli ultimi mesi hanno preso di mira soprattutto i loro coetanei. 

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Il Gazzettino