Picchiato e rapinato nel suo orto: «Ladro, ti troverò o non avrò pace»

Loris Barro, aggredito e rapinato nel suo orto
GODEGA DI SANT'URBANO - «Non è finita qui. Non mi darò pace sino a quando non sarò riuscito trovarlo». É una furia e vuole vendetta....

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GODEGA DI SANT'URBANO - «Non è finita qui. Non mi darò pace sino a quando non sarò riuscito trovarlo». É una furia e vuole vendetta. Soni i sentimenti con i quali esprime la propria amarezza ma non solo, il pensionato Loris Barro, il 67enne di Godega di San'Urbano che, sabato pomeriggio, dopo essere stato derubato mentre era impegnato a lavorare un fondo agricolo di proprietà in via Percoto a Fontanafredda, è stato aggredito da un rapinatore. Un episodio drammatico che solo il caso e la fortuna hanno impedito si trasformasse in dramma. Con il 67enne c'era una donna di 29 anni, di origini nigeriane, che ogni tanto gli dà una mano a lavorare il campo.


Barro, che alle spalle ha un passato di rivenditore di pezzi di ricambio per auto, sabato pomeriggio era impegnato a raccogliere ortaggi nel suo terreno quando, all'improvviso, ha visto un uomo arrivare in bicicletta. L'individuo, dopo essersi avvicinato all'auto del pensionato, una Volkswagen Golf grigia, come se niente fosse ha aperto la portiera dal lato del passeggero e ha arraffato quello che c'era sul sedile: il portafoglio del 67enne, quello della 29enne straniera e anche un telefono cellulare. A quel punto Barro, che già 4 anni fa era rimasto vittima di un episodio simile, gli ha urlato: «Cosa fai? Adesso chiamo i carabinieri». Per tutta risposta il ladro, che il pensionato col pollice verde ha descritto come un 30enne straniero, con accento dell'Est Europa, statura media e piuttosto tozza, ha risposto: «Li chiamo anche io». 

Vista la situazione, Barro e la 29enne nigeriana lo hanno raggiunto e circondato per evitare che potesse fuggire con il bottino. La giovane, tra l'altro, ha provveduto immediatamente a chiudere il cancello di ingresso alll'orto, recintato, e lo ha affrontato senza paura. Il ladro non ha opposto resistenza mentre la donna si riappropriava del proprio telefono e di 20 euro. Poi la reazione improvvisa. In un attimo è riuscito a guadagnare la via di fuga, sferrando un pugno allo stomaco di Barro che, a causa del cazzotto, è finito addosso alla recinzione del campo accusando subito difficoltà a respirare. Il bandito ha lanciato la propria bicicletta al di là della rete, è corso sino alla fine del campo e ha guadagnato la via di fuga.


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Il Gazzettino