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FONTANAFREDDA - Rimane ancora in osservazione al Santa Maria degli angeli di Pordenone Claudio Turchet, l'edicolante di via Carducci vittima venerdì mattina, 13 maggio, di una vile aggressione ad opera di tre sconosciuti poco dopo aver aperto le porte della sua attività. I medici ieri hanno preferito rimandare le dimissioni per ulteriori controlli.
LE INDAGINI
Procedono intanto le indagini da parte dei carabinieri che con il capitano Danilo Passi avevano chiesto la collaborazione dei cittadini che eventualmente avessero visto i tre uomini allontanarsi dall'edicola con un borsone. Una delle piste su cui si stanno concentrando le indagini riguarda sicuramente le segnalazioni dei tre uomini presenti la sera prima della rapina nelle vicinanze dell'edicola. Erano stati notati da diverse persone per l'abbigliamento particolare. Qualcuno aveva fatto la segnalazione anche all'amministratrice della pagina Facebook per rimanere anonimo. L'ora era quella della chiusura dell'edicola. La segnalazione è stata pubblicata come avviso generalizzato subito dopo. Poi altre due persone, con abbigliamento simile, sono state viste anche il giorno successivo, poco prima della rapina e dell'aggressione a Claudio Turchet, a partire dalle 6 del mattino, anche se non davanti all'edicola ma nei pressi del bar da Geo all'incrocio di via Carducci con via Pellico.
In quel momento diverse sono le auto che trafficano su via Carducci in direzione nord verso la zona industriale Forcate e verso quella di Roveredo o verso la base americana di Aviano.
LE REAZIONI
Ieri mattina intanto l'edicola ha funzionato come tutti i giorni, con gli acquisti di giornali e sigarette, ma anche pane e latte, già perché da sempre l'attività ora gestita da Claudio, e in precedenza dalla mamma Lucia, offre anche generi di prima necessità. Poi la decisione di chiudere l'attività nel pomeriggio e anche nella giornata odierna.
Viva la partecipazione dei suoi clienti. Ad ogni acquisto immancabili le richieste di informazioni sulla salute dell'edicolante e gli auguri di vicinanza e pronta guarigione tramite Daniela, dipendente ormai da qualche anno. Una solidarietà espressa da molte persone anche sulle pagine social di Fontanafredda e non solo, dove molti hanno postato messaggi di solidarietà e augurali.
Non sono mancate parole pesanti nei confronti dei tre aggressori e riflessioni sui temi della sicurezza, sia per l'orario che per la modalità con cui è avvenuta la rapina e l'aggressione, vista anche la vicinanza, poche centinaia di metri, alla caserma della stazione dei carabinieri di Fontanafredda, chiusa però a quell'ora.
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Il Gazzettino