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VIGONZA (PADOVA) - Rapina bis allo sportello della filiale Unicredit di Vigonza. Indagini in corso per capire se i due malviventi che hanno colpito a febbraio ai danni di un uomo sono i medesimi entrati in azione l’11 agosto. Scaraventata a terra da due banditi e rapinata del bancomat. La vicenda si è consumata l’11 agosto scorso in via Aldo Moro a Vigonza di fronte allo sportello bancomat dell’Unicredit. E’ successo tutto attorno alle 10,20. La vittima è una donna di 87 anni, E.M. che uscita di casa pochi minuti prima, si è recata a fare un prelievo per poi andare a fare la spesa. In cuor suo non si immaginava che qualcuno fosse appostato proprio vicino al bancomat pronto a rapinare la vittima più appetibile. Una volta gettata a terra, i malviventi le hanno strappato dalle mani la carta di credito effettuando nell’immediatezza un prelievo di 2mila euro. Una volta soddisfatti per il bottino arraffato sono fuggiti facendo perdere le proprie tracce. La mattina della rapina, in piena estate, nessuno avrebbe assistito all’episodio. Le urla della donna, tuttavia, hanno attirato l’attenzione di alcuni passanti che l’hanno aiutata a rialzarsi. La rapinata, per pura casualità, non ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso. Non più giovanissima, poteva davvero riportare conseguenze fisiche gravi.
LE INDAGINI
La denuncia è stata formalizzata dai carabinieri della locale stazione di Pionca di Vigonza. I militari dell’Arma hanno acquisito i filmati a circuito chiuso con l’obiettivo di raccogliere spunti investigativi decisivi all’identificazione dei banditi. In sede di denuncia, la vittima avrebbe dichiarato di essere stata affrontata da due cittadini nordafricani, di non essersi accorta al momento del prelievo di essere pedinata e di essersi ritrovata a terra in una frazione di secondo senza alcuna possibilità di reagire.
IL PREGRESSO
A febbraio, esattamente il 7, nel primo pomeriggio, un vigontino di 73 anni, residente nella vicina frazione di Perarolo, a poca distanza dalla sede della banca, si era appena avvicinato al bancomat. Dopo aver estratto la tessera magnetica e averla infilata nel dispositivo, ha digitato il pin richiesto per poter procedere con il prelevamento. Proprio in quel momento, alle sue spalle, stando al racconto del rapinato, è arrivato un uomo che gli ha detto che il bancomat non funzionava. Il pensionato si è girato e all’improvviso è sbucato un secondo bandito che l’ha strattonato per allontanarlo dallo sportello. A quel punto, per approfittare del codice di accesso appena digitato, e prima che scadessero i secondi concessi dall’apparecchio per effettuare il prelievi del contante, uno dei due malviventi è riuscito a digitare l’importo della cifra che poi hanno sottratto all’uomo: appunto 1.500 euro. Arraffati i soldi, i due malviventi se la sono svignata a piedi. Intanto, a terra, spaventato e in preda all’angoscia per quanto gli era appena accaduto e per quello che aveva visto senza aver la forza di reagire, il pensionato si è fatto coraggio e si è alzato in piedi e ha cercato di chiedere aiuto entrando in banca, che a quell’ora era chiusa. Il rapinato ha riferito agli inquirenti di aver suonato ripetutamente alla porta d’ingresso sperando che qualcuno degli addetti che si trovava all’interno lo vedesse, ma nessuno gli ha aperto. Non è chiaro se in quel momento in banca non ci fosse nessuno o se gli operatori non si siano accorti di lui o non potessero aprirgli, fatto sta che l’uomo è rimasto fuori, sotto al porticato dello stabile di via Aldo Moro, dove si trova l’Unicredit. Allora l’uomo ha preso il suo cellulare e ha telefonato alla figlia raccontandole quello che gli era appena accaduto. In pochi istanti la donna ha immediatamente raggiunto il padre e verso le 15 si è presentato nella stazione di carabinieri di Pionca per sporgere denuncia.
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Il Gazzettino