Rapina a mano armata al Belmarket di Refrontolo: 14 anni di carcere alla banda della Punto bianca, terrore di tre province

Le pene inflitte a Ivano Pin, Gary Peruzzetto e la compagna Elisa Zanin per il colpo al supermercato trevigiano e a una tabaccheria di Massanzago. Erano già stati condannati per un episodio analogo ai danni di un tabaccaio di Sant Maria di Sala

La Punto bianca usata dai rapinatori
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REFRONTOLO (TREVISO) - Condannati gli autori della rapina ai danni di Edda D’oro, l’81enne titolare del Belmarket di Refrontolo. Il gup Piera De Stefani ha inflitto a Gary Peruzzetto, 46enne di Conegliano, 4 anni, 5 mesi e 10 giorni di reclusione, a Ivano Pin, 56enne di Vittorio Veneto, 5 anni e 6 mesi, e a Elisa Zanin, 39enne di Conegliano, compagna di Peruzzetto, 4 anni e 10 mesi. Era il 2 marzo dello scorso anno quando Edda Doro si vide puntare contro una pistola da due banditi travisati. L’anziana aveva consegnato tutto l’incasso e dopo il colpo-lampo, i due si erano allontananti su una Punto bianca a cui applicavano targhe rubate.

 

Gli altri colpi

Il 14 marzo il terzetto era tornato in azione. Questa volta a essere presa di mira era una tabaccheria di Zeminiana di Massanzago (Padova). Stessa tipologia: Punto bianca all’esterno che aspetta col motore acceso e la donna al volante. I due che entrano con la pistola - che si rivelerà essere giocattolo - e il coltello. Travisati e decisi, si fanno dare l’incasso, che ammonta a circa 1.100 euro. E scappano.

La sera del 21 marzo il colpo fatale: alle 19 entrano nella tabaccheria in via Noalese, a Santa Maria di Sala. La rapina, sempre con pistola e coltello, frutta 1.800 euro. Questa volta i due, travisati, immobilizzano con fascette di plastica il titolare dell’esercizio, 47 anni e lo spingono in ripostiglio, prendendo tutto quello che c’era nel registratore di cassa.

Un salto di qualità che fa pensare ad una modifica, in peggio, del modus operandi della banda. I tre scappano a bordo della solita Fiat Punto. Imboccano il Passante di Mestre, poi l’A27 e quindi l’A28. All’uscita del casello di Cordignano, ad attenderli ci sono i carabinieri della compagnia di Vittorio Veneto e i militari della compagnia di Venezia che hanno collaborato all’indagine. Per questo colpo Peruzzetto e Pin sono già stati condannati in primo grado a 4 anni di reclusione ciascuno.

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Il Gazzettino